La serie a fumetti Mighty Morphin Power Rangers si sta confermando il titolo di maggio successo edito dai BOOM! Studios, grazie allo scrittore Kyle Higgins e al disegnatore Hendry Prasetya che stanno rinnovando i personaggi di Angel Grove. Da qualche giorno è uscito negli Stati Uniti il sesto numero della serie regolare, nel quale i Rangers affrontano uno scenario da giorno del giudizio.

Newsarama ha parlato con Higgins per approfondire gli eventi di quest’ultimo numero e come la serie si comporterà nei confronti della continuity del telefilm.

 

Kyle, prima di cominciare seriamente, nella prima scena la mamma di Tommy si domanda quello che un po’ tutti ci stiamo chiedendo: perché qualcuno dovrebbe trasferirsi ad Angel Grove?

[ride] È la domanda da un milione di dollari, vero? Ma ci sono alcune città – che non nominerò per ovvie ragioni – che sono peggio di Gotham City e inizialmente viene da dire “non ci metterei mai piede”. Io sono di Chicago e mi viene da piangere ogni volta che leggo qualche notizia, ma è comunque un posto meraviglioso e ho un legame emotivo con essa. È casa mia. Penso che sia qualcosa di simile a far affezionare le persone ad Angel Grove.

Il sesto numero è l’inizio di un nuovo arco narrativo, puoi riassumerci la situazione in cui ritroviamo i Rangers all’inizio dell’albo?

Mighty Morphin Power Rangers #6, copertina di Jamal CampbellCerto. L’ultima volta che abbiamo visto i Rangers, Scorpina aveva preso il controllo dei Dragonzord con un Dragon Pugnale modellato dal corpo di uno dei Putties di Rita Repulsa (dopotutto, sono fatti di argilla) e stava preparando un ultimo mega-attacco per caricare di energia Green Chaos, un misterioso cristallo… per ragioni che ancora non conosciamo.

Tommy ha superato le sue allucinazioni su Rita per il tempo necessario a buttarsi nella mischia – contro gli ordini di Jason – e sconfiggere Scorpina, apparentemente risolvendo la situazione. Ma quando torniamo al Centro di Comando, nascono delle tensioni tra Tommy e il resto della squadra, a causa dell’aver disobbedito agli ordini di Jason, cosa che quasi sfogia in uno scontro.

L’energia Green Chaos, intanto, infonde al cristallo la potenza necessaria per aprire un portale, dal quale compare un nuovo nemico chiamato Black Dragon che fa saltare in aria il Centro di Comando. Penso sia tutto!

Quindi, evidentemente, c’è ancora poca fiducia nei confronti di Tommy, come capiamo da come lo tratta Zack in questo numero. Gli altri Rangers come si comportano nei suoi confronti?

Specialmente per ciò che è successo nel quinto numero, penso che i lettori abbiano capito da dove nasca l’esitazione e la frustrazione di Zack. Ci sarà un momento nel settimo numero in cui Kim riassumerà abbastanza bene la nuova dinamica: erano una bella squadra prima della sua comparsa. Ora, tutto sta cambiando. Persone diverse accetteranno la cosa in momenti diversi.

Tutto crolla attorno ai Rangers e ogni loro speranza sembra essere perduta, in una situazione simile all’arco narrativo Il giorno del giudizio nella prima stagione del telefilm. Ne sei stato influenzato?

No, anche se ricordo di aver provato quella sensazione quando lo guardai. Onestamente, volevo lanciare la serie a fumetti dei Power Rangers in un modo clamoroso, e ciò che succederà in questo ciclo di episodi – con le rivelazioni che porta – mi emoziona molto.

Non ero entusiasta all’idea di far esplodere così presto il Centro di Comando, mi sembrava una scena d’impatto troppo “facile”, ma lo status quo che ne consegue è davvero intrigante e la situazione di pericolo per tutto il pianeta è un buon modo per attirare l’attenzione dei lettori.

Alla fine dell’albo succede qualcosa ai Rangers che non colpisce Tommy. Questo avrà conseguenze sulla fiducia che hanno in lui?

Non so se influenzerà la loro fiducia nei suoi confronti, ma di certo dovranno rapidamente accettare il fatto di doversi fidare di lui.

Hai arricchito la mitologia della Rete universale dei Morpher, cos’è e come funziona. Quando hai avuto queste idee, c’è stata una fase di approvazione da parte della Saban? 

Sì, tutto passa attraverso la loro approvazione. Ogni idea, ogni sceneggiatura, ogni disegno. Sono molto collaborativi e devo ammettere che ogni volta che propongo un’idea – anche se è fuori dagli schemi – mantengono una mentalità aperta e mi rispondono proponendo dei modi per far funzionare tutto. O, se non funziona, c’è una ragione specifica e posso costruire qualcosa di nuovo sulla base delle loro osservazioni.

Parliamo del design di Black Dragon, il cui aspetto ricorda molto Neon Genesis Evangelion. Quanto dipende da te e quanto dal disegnatore Hendry Prasetya?

Ho fornito qualche immagine di riferimento a Hendry, ma erano solo un punto di partenza. Hendry ha migliorato il tutto e più vedremo Black Dragon, più il suo design diventerà stupefacente.

Il recente Annual della serie contiene una storia incentrata su Jason nella quale hai sottolineato la pressione che questi ragazzi devono affrontare. Questo arco narrativo avrà un maggiore equilibrio tra la loro vita da adolescenti e la loro missione da Rangers, o li vedremo sempre più all’interno dell’armatura? 

In questo breve arco narrativo – sono soltanto quattro numeri – no, i Rangers e il mondo sono in una situazione di caos, quindi non c’è molto tempo di preoccuparsi della loro vita scolastica. Però ho in programma di dedicarmi maggiormente a questo aspetto della loro esperienza. La storia di Jason che hai citato è il tipo di vicenda con cui vorrei approfondire le loro vite.

Prima o poi arriveremo all’arco narrativo della Candela Verde? Tommy è diventato il Green Ranger da circa un anno e l’Annual accenna a Zedd e ai Mostri Acquatici; la storia è pronta ad affrontare quegli eventi, o ci vorrà ancora del tempo?

Be’, tu presumi che la Candela Verde prima o poi debba avvenire. Io penso, come si capirà da questo arco narrativo, che siamo in una timeline differente. Perciò, le scommesse sono aperte. Può succedere di tutto.

 

 

 

Fonte: Newsarama