Star Wars #26, copertina di Stuart ImmonenUna serie a fumetti intitolata semplicemente Star Wars è giustamente concepita come la “vetrina” principale delle avventure stellari a fumetti: i lettori si aspettano di trovare avventure che coinvolgano tutto il cast principale della saga. E se questo non è stato un problema quando si è trattato di coinvolgere i classici Luke, Han, Leia, Chewbacca, Darth Vader e Boba Fett, nel caso di altri personaggi, la chiamata in scena è stata più complicata. Lo è stata, ad esempio, per Obi-Wan Kenobi, ormai riunitosi alla Forza nell’epoca in cui si svolgono le vicende della serie a fumetti, ma Jason Aaron è riuscito a portare anche lui sotto i riflettori grazie all’escamotage del diario recuperato da Luke nella capanna del vecchio eremita su Tatooine: un’occasione per raccontare le crepuscolari avventure in solitario vissute dal vecchio Ben nei suoi anni di esilio autoimposto.

Questo trucco consentirà ora ad Aaron di chiamare in scena un altro grande assente, il Maestro Yoda: per Luke le pagine del diario racconteranno solo la storia di un misterioso e anonimo maestro del passato, ma noi che leggeremo le tavole a fumetti da cui la storia prende vita potremo goderci un’avventura autoconclusiva con il piccolo Maestro Jedi verde come protagonista; stiamo parlando del numero #26 della serie, sceneggiato da Aaron e illustrato da Salvador Larroca (Darth Vader).

Aaron ha raccontato sul sito ufficiale di Star Wars come è nata questa storia atipica:

 

Star Wars #26, anteprima 01Tra un arco narrativo e l’altro abbiamo inserito queste storie autoconclusive incentrate su Obi-Wan su cui mi è piaciuto molto lavorare. La reazione dei fan è stata molto positiva, pare siano piaciute molto anche a loro. Quindi abbiamo fatto qualche salto avanti e indietro lungo la linea temporale per raccontare degli episodi che seguissero un filo conduttore comune, pur non essendo essenziali per la trama principale ambientata nel presente.

Ho sempre cercato un modo per usare Yoda. Non abbiamo molto margine di manovra per farlo nel periodo temporale della storia principale, perché Yoda è nascosto su Dagobah.  Quindi questo era l’unico modo in cui potevamo prendere due piccioni con una fava: realizzare una storia che collegasse Luke, Yoda e Obi-Wan allo stesso tempo, pur svolgendosi in tre periodi temporali diversi.

Una delle sfide più impegnative è stata fare con Yoda qualcosa che non avessimo ancora visto. Volevo mostrare come stavano le cose quando Yoda se ne andava in giro per la galassia come Jedi. Questa storia è ambientata nel periodo precedente alle Guerre dei Cloni, in un mondo che non abbiamo mai visto prima. Abbiamo visto Yoda come insegnante e Yoda come Maestro, ma ho sempre voluto vedere Yoda agire come semplice Jedi, quindi l’ho coinvolto in un’avventura molto insolita.

Star Wars #26, anteprima 02Con Yoda, naturalmente, un’altra grande sfida consiste nel trovare qualcosa che possa metterlo in difficoltà. Chi può costituire una minaccia per Yoda? Credo sia stata trovata una risposta molto interessante a questa domanda. È parte del mistero di questa storia. C’è un motivo ben preciso per cui questa storia sarà molto impegnativa per lui. Essere il più potente dei Jedi non basta: le cose sono un po’ più complicate.

Quando rivedo L’Impero Colpisce Ancora, sono sempre colpito dal lato divertente di Yoda, dal modo in cui prende in giro Luke la prima volta che lo incontra. Mi piace quel suo lato giocoso. Quindi ho voluto trovare un equilibrio tra il saggio e serio Maestro Jedi e quel suo spirito più giocoso.

Con un po’ di fortuna, questa non sarà l’ultima volta che useremo Yoda. Mi piacerebbe trovare un altro modo per includerlo nelle mie storie. Probabilmente non possiamo fargli lasciare Dagobah e probabilmente non possiamo mandare nessuno da lui, ma mi è piaciuto il modo in cui lo hanno usato in Star Wars Rebels. L’ho trovato molto interessante.

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Fonte: Star Wars