Jim Zub ci parla di Thunderbolts dalle pagine di Marvel.com. Il gruppo guidato dal Soldato d’Inverno è stato decisamente indaffarato, nell’ultimo periodo, tra gli screzi con gli Inumani e la protezione di Kobik, l’essere nato dal Cubo Cosmico in possesso del Teschio Rosso. Zub, sceneggiatore della serie disegnata da Jon Malin, ha aggiornato i fan sulla situazione appena prima dello scoccare dell’iniziativa Marvel NOW!.

 

Thunderbolts #4, copertina di Jon Malin

Bucky è un personaggio decisamente complesso e dalle molte sfaccettature, com’è normale che sia per un tizio passato dall’essere la fedele spalla di Capitan America al Soldato d’Inverno, con tutto ciò che ne consegue. Ha sopportato di tutto e voglio mostrare ai lettori come queste esperienze l’abbiamo reso il letale combattente che è, un uomo consapevole del prezzo che questa vita esige.

Vede molto di se stesso in Kobik, dato che entrambi sono stati usati come arma da due superpotenze mondiali, ma è convinto che lei, a differenza sua, sia ancora sostanzialmente innocente e per questo è molto deciso a proteggerla. Bucky, sotto la sua scorza indurita dal tempo e dai guai, è ancora un idealista.

Sin dall’inizio ero consapevole dello strettissimo legame tra le attuali storie di Captain America: Steve Rogers e i poteri di Kobik, quindi la sua presenza e il suo ruolo nella serie sono progettati da tempo. Il Teschio Rosso è convinto che lei sia scomparsa, ma Steve, dopo Thuderbolts #3, sa che sta con Bucky. Inutile dire che questo potrebbe cambiare i piani di tutti gli interessati e creare conflitto. Cap, lo S.H.I.E.L.D., gli Inumani, gli Avengers, lo Squadrone Supremo… tutti sono sulle tracce di Kobik.

 

Zub ha parlato della complessità della personalità collettiva e individuale dei Thunderbolts, ex criminali che tentano faticosamente di fare ciò che è giusto. Dopo aver letto a lungo tutte le loro storie precedenti, ha cercato di assorbirne le caratteristiche personali il più possibile. Il risultato è un gruppo di persone fortemente consapevole degli obiettivi che hanno in comune, ma anche vittima di pessime abitudini e punti di vista più che discutibili.

 

Il conflitto con gli Inumani era inevitabile. Del resto, hanno cambiato completamente gli equilibri del pianeta e affrontano pressioni enormi da parte di governi, corporation, supereroi e supercriminali. L’unica speranza di restare uniti è fare quadrato, e questo crea moltissime potenzialità di conflitto con l’esterno.

Nella storia che li ha visti scontrarsi con il gruppo volevo mostrare come, spesso, un semplice malinteso possa far scattare una serie di situazioni gravissime. Gli Inumani hanno ora i Thunderbolts nel mirino e Medusa non dimenticherà l’insulto che ha subito da Bucky e i suoi.

 

Bucky che, a tutt’oggi, ha il ruolo dell’Uomo sulle Mura che fu un tempo di Nick Fury, ovvero quello di killer degli esseri che minacciano il nostro mondo dai recessi del cosmo. Una responsabilità enorme che lo costringe a venire a patti con la sua etica e non solo.

 

Trascinare i suoi compagni di squadra nella sua missione è un rischio, ma insieme possono fare certamente più di quanto non sia concesso a un solo uomo. Ma, in definitiva, l’unico a essere realmente responsabile di tutto è Bucky ed è lui a sorreggere il carico di questo compito. Se dovesse lasciarsi distrarre da qualcosa, come ad esempio la strana situazione con Cap, chissà cosa potrebbe invadere il nostro mondo?

 

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Fonte: Marvel