Che Genndy Tartakovsky sia uno dei grandi dell’animazione di fine anni Novanta e primi del nuovo millennio è indubbio, grazie a uno stile riconoscibilissimo e a un immaginario affascinante che ci hanno regalato serie animate memorabili, come Le Superchicche, Il laboratorio di Dexter e, soprattutto, Samurai Jack.

Come vi abbiamo già segnalato, tra poco debutterà il progetto che il regista di Hotel Transylvania e del suo seguito aveva abbozzato in passato presso la Marvel: una miniserie dedicata a Luke Cage, scritta e disegnata da lui. Dal sito ufficiale della Casa delle Idee, l’autore parla di questa storia, intitolata semplicemente Cage!, ambientata nel 1977 e ispirata agli esordi del personaggio.

 

Cage #1, copertina di Genndy TartakovskyIl mio primo lavoro per la Marvel. Ho cercato di non pensarci troppo e di trattare Cage! come una mia creazione originale, perché se avessi lavorato pensando che avevo effettivamente per le mani un fumetto Marvel sarei svenuto all’istante. I fumetti sono davvero una parte importante della mia infanzia e uno dei motivi per cui sono un artista.

Prima ho cercato di familiarizzare con il personaggio, in modo da procurarmi un’idea istintiva sulla sua identità e sulle sue reazioni agli eventi. Dato che la Marvel mi ha concesso molta libertà, volevo essere federe a come era il personaggio in passato, pur dandone la mia visione.

Dopo aver riletto tutti i numeri, mi sono fatto l’idea di un uomo sempre in cerca di qualcosa, mai davvero in pace, che tenta di dimenticare i propri problemi e fare del bene al prossimo. Si tratta di un tizio che cerca di sbarcare il lunario e, nel frattempo, ha anche la responsabilità di essere un eroe. C’è sia dell’umorismo che della tragedia, in lui, il che, per un autore, è qualcosa di incredibilmente attraente.

Dai tempi dei miei primi accordi con la Marvel è passato talmente tanto che non saprei dire. Se non ricordo male, l’editor che mi chiamò all’epoca era un fan di Samurai Jack. Abbiamo parlato di un fumetto che avesse per protagonista un personaggio non centrale e credo di aver proposto io Luke Cage, all’istante. Dissi che l’avrei fatto, ammesso di non avere scadenze. Hanno accettato. Ed eccoci qui, nove anni dopo.

Ambientare la storia nel 1977 mi ha riportato a quell’epoca di eccessi. Tutto era grande e chiassoso, dalla moda alla misura delle automobili. Era l’anno in cui la mia famiglia è immigrata negli Stati Uniti dalla Russia, quindi è piuttosto idealizzato nella mia mente e mi sono divertito moltissimo a disegnarne gli scenari.

 

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Fonte: Marvel