Nell’era Rebirth, John Constantine è tornato protagonista della nuovissima serie DC Comics intitolata semplicemente Hellblazer che promette di riportare il personaggio agli antichi fasti del suo titolo classico targato Vertigo. Al timone di questa nuova testata vi sono lo sceneggiatore Simon Oliver e l’artista Moritat.

 

 

I due autori hanno recentemente discusso con Comic Book Resources delle nuove avventure di Constantine, partendo proprio dall’attuale status quo del personaggio, posto sin dal 2011 in un universo narrativo sostanzialmente supereroistico.

 

The Hellblazer: Rebirth #1, copertina di MoritatOliver – Indossa i mutandoni sopra i pantaloni? A me sembra umano, reale, non ha superpoteri e non credo sia nemmeno così abile con la magia. Le sue capacità risiedono nell’inganno, nella sua abilità di leggere le persone e giocare con loro. Riguardo al suo cuore, credo sia d’oro a dodici carati, al massimo. C’è un limite alla sua bontà.

Moritat – Cuore d’oro? No. L’aspetto che da sempre attrae di più John Constantine, che lo ha reso così famoso nel mondo dei fumetti, è che non ha la componente morale di Batman, quella che lo spinge un po’ oltre la sanità mentale, o di Superman, che arriva sempre all’ultimo secondo per salvare l’umanità. Hellblazer vive e prospera nella zona grigia e fosca del giusto e sbagliato. John Constantine è il personaggio che cerchiamo e al quale chiediamo aiuto quando gli eroi non possono salvarci.

La prima uscita è ambientata in Inghilterra, ed è piena di tassisti, fruttivendoli, ristoratori indiani: sarà qualcosa di molto inglese, davvero.

Oliver – È questo il cuore del fumetto, il sovrannaturale circondato dal mondano. E non esiste niente di più mondano che l’Inghilterra.

Sarà un fantasy alimentato da Slik Cut e fritto. Sarà un insieme di cose, e lo è sempre stato. Per me, sopra ogni cosa, deve essere un racconto urbano, a volte divertente, ma molto oscuro, con uno humour malevolo e ovviamente spaventoso, di tanto in tanto. Il lusso di lavorare su un fumetto già noto e consolidato è che qualcun altro ha gettato le fondamenta di Hellblazer, ed è come se oggi il personaggio si alimentasse da sé da decenni.

The Hellblazer: Rebirth #1, copertina variant di Duncan FegredoMoritat – Disegno Batman da quando ero ragazzo, ma solo di recente mi è stato chiesto di disegnare il Batman che appare nei fumetti DC. Quando è finalmente successo ho dovuto ripensare totalmente a quello che credevo di sapere su Batman. È vero lo stesso per John Constantine.

Oliver – Penso che possa accadere di tutto. Il primo arco narrativo si allontana dall’idea di paradiso e inferno e introduce qualcosa di nuovo, esplorando un po’ cosa succede quando la scienza incontra la magia. Almeno per il momento, John ne ha abbastanza di viaggi all’inferno. Per me, le volte che questo fumetto ha sofferto sono quelle quando si è affrontato troppo il tema del sovrannaturale a spese dei personaggi. Per me gli incantesimi e la magia nel mondo prendono il posto del passeggero rispetto al rapporto tra Constantine e Chas, o come Mercury reagirà quando lui rientrerà nella sua vita dopo tutti questi anni.

Mi è sempre piaciuto l’aspetto politico della serie originale. Penso che la politica desse al personaggio quel cuore che altrimenti non avrebbe avuto. Essendo cresciuto con la Thatcher, so da dove John proviene e com’era la situazione allora. Non sono un santo, anzi sono anche un po’ bastardo, ma politicamente non esito di fronte a quello che penso sia giusto o sbagliato. E questo, in qualche modo, finisce sempre in ciò che scrivo. Ne ho messo un po’ nelle prime uscite, ma è qualcosa su cui vorrei approfondire nel prosieguo della storia, in particolare riportandolo in Inghilterra. Penso sarebbe una grande occasione persa, se non lo facessi.

 

tutto su rebirth

 

 

Fonte: CBR