Proprio Percy ha recentemente parlato del suo progetto con Newsarama, partendo da cosa caratterizzerà questo nuovo corso di Teen Titans.
Ci sono due pietre angolari alle quali sto guardando: la run di Geoff Johns e quella di Wolfman/Pérez. Scriverò la mia storia incanalando quella passata. La cosa che ho sempre amato dei Giovani Titani – ed è ciò che ancora oggi mi diverte di più – è la varietà di storie che si possono raccontare con loro.
Con Robin abbiamo il giallo, l’horror con Raven, la fantascienza con Starfire e la commedia con Beast Boy. Ci sarà inoltre un sesto membro della squadra che non è ancora stato annunciato, il quale aprirà le porte a un’altra ambientazione, a un altro possibile genere.
Quello che i lettori possono aspettarsi è una soap opera densa di azione. Questo è quello che ha sempre fatto funzionare i Giovani Titani in passato, la torcia che sto tenendo accesa per il futuro.
Il discorso si è poi spostato su Kid Flash, il giovane Wally West introdotto con il reboot dei Nuovi 52.
È un principiante, ma è in pieno controllo dei suoi poteri e sta cercando di testarli. Inoltre è alla ricerca di qualcuno che gli faccia da guida e di una comunità. Questo è un tratto comune a tutti i componenti dei Giovani Titani: loro sono delle anomalie e questa è una storia sull’amicizia.
Wally segue Flash a Central City nella speranza di diventare un eroe a se stante, mentre nel mio fumetto lo vedrete insieme ai Giovani Titani. È ancora incredulo di fronte a tutto questo, oltre che entusiasta all’idea mostrare quanto vale, di affinare le proprio abilità e di combattere qualche battaglia.
È una persona con un passato importante e questo vale un po’ per tutti i protagonisti. Ci sono cose pesanti che si trascinano dietro, le hanno ormai nel sangue. Nel caso di Wally, c’è l’Anti-Flash, che lui credeva essere suo zio e che invece si è rivelato essere suo padre. Sta lottando per superare questo trauma. Nel caso di Damian: quanto i suoi genitori e suo nonno hanno determinato quello che potrebbe diventare?
Percy ha poi proseguito la descrizione dei suoi protagonisti concentrandosi proprio su Robin:
Da DC Universe: Rebirth #1 sappiamo che Damian ha compiuto tredici anni. Questa è un’età cruciale. È il crocevia tra l’infanzia è l’età adulta, e lui è destinato a crescere davanti ai nostri occhi.
Damian è Damian. È tirannico, napoleonico. Farà moltissimi errori, ma il motivo per cui i lettori lo amano è perché, sotto questa scorza indurita, c’è della bontà. E sarà lui a mettere questi personaggi assieme, e lo farà nel modo più terribile: rapendoli. Questo perché non solo ha bisogno del loro aiuto, ma sta anche cercando di salvar loro la vita.
È un fumetto corale, ma ogni arco narrativo si focalizzerà su un singolo personaggio. Il primo è dedicato a Damian. Il secondo a quel personaggio non ancora annunciato. Dopodiché ci occuperemo di Raven, poi di Starfire e così via.
Infine, lo sceneggiatore si è concentrato su Starfire, personaggio che ha avuto diverse chiavi interpretative, a seconda degli autori che l’hanno trattata, nel corso dei Nuovi 52:
Starfire è un personaggio fantastico, ma non sono sicuro che abbia mai avuto il palcoscenico che merita. La vedo come una creatura incredibilmente fiera, forte, ma anche alienata e che sta provando a costruirsi un proprio cammino.
È un personaggio che lotta con la luce al suo fianco, letteralmente. Trae energia dal sole, e quando stai affrontando l’oscurità hai sempre bisogno di una come Starfire al tuo fianco.
Damian e Starfire sono due personaggi dicotomici che si relazionano l’un l’altro in modo molto interessante. Lui è un ragazzo che prova a sottomettere le persone, mentre lei combatte contro questo aspetto mentre prova a trovare una connessione empatica con questo piccolo dittatore, magari persino togliendogli il controllo del gruppo.
Fonte: Newsarama
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