Alpha King #1, copertina di Simon Bisley

Negli ultimi vent’anni la Three Floyd Brewery ha conquistato la fama di una delle migliori fabbriche di birra del Nord America. I suoi produttori si sono distinti anche per una linea di birre con nomi suggestivi, come Alpha King, Gumballhead, Arctic Panzer Wolf, Zombie Dust e Apocalypse Cow, ognuna delle quali ha una grafica realizzata da artisti di talento.

Ora, però, questo marchio vuole alzare l’asticella producendo un albo a fumetti scritto da Nick Floyd (responsabile della fabbrica di birra), scritto da Brian Azzarello (100 Bullets, Hellblazer), disegnato da Simon Bisley (Lobo, Doom Patrol) e pubblicato da Image Comics.

3 Floyds: Alpha King sarà una miniserie a metà tra Il Trono di Spade e Mad Max, con un’iconografia che si adatterà ai personaggi del marchio ventennale; ma se a un primo sguardo può sembrare un fumetto bizzarro, con il tempo diventerà sempre più folle, a detta degli autori, intervistati da Comic Book Resources.

 

Three Floyds ha sempre usato nomi particolari ed etichette molto colorate con personaggi interessanti. Da dove è nata questa idea?

Nick Floyd – Per differenziarci da tutti gli altri birrifici che hanno una montagna, o un albero, o il nome di una mucca, noi abbiamo dei personaggi. Come Alpha King, che rappresenta la nostra birra principale, che produciamo da vent’anni.

Brian, come sei stato coinvolto?

Brian Azzarello – Nel bere birra, o nello scrivere il fumetto?

Quello che è venuto prima.

Azzarello – Cos’è venuto prima? Bere la birra. Bevo la Three Floyds da quando hanno iniziata a distribuirla, molto tempo fa. L’opportunità si è presentata durante una chiacchierata sullo sgabello di un bar, in cui mi hanno chiesto: “Vogliamo fare un fumetto, conosci qualcuno che vorrebbe collaborare?” e io ho pensato… che ne dite di me? [ride]

Floyd – Pensavamo fossi fuori dalla nostra portata, perché stavi scrivendo Wonder Woman e Batman

Azzarello – Se un progetto mi attira, lo prendo. Mi sembrava sarebbe potuta essere una collaborazione molto interessante e sono molto felice di aver accettato. Quando l’albo è uscito qualche giorno fa, ero entusiasta!

Come descriveresti il fumetto?

Azzarello – È un’avventura. È come Il Trono di Spade ma ambientato nel mondo di Mad Max.

Floyd – Le nostre etichette hanno sempre adottato questo stile.

Azzarello – Ci sono orde barbariche con pistole laser, picche e spadoni.

Come hai preso quei nomi, quelle illustrazioni e hai trasformato quegli elementi in una storia?

Azzarello – Per cominciare, è bastato pensare che tutti quei personaggi esistono nello stesso universo. Quali sono le relazioni tra di loro? Non è stato molto difficile, non c’è nulla di forzato. Se qualcosa non si adatta, approfittiamo di qualche viaggio interdimensionale.

Come avete collaborato nella fase di scrittura?

Floyd – Ci siamo trovati e abbiamo bevuto una birra. Poi abbiamo cominciato a prendere appunti e sono saltate fuori idee davvero buone. Non ho mai scritto a livello professionale, perciò è bene avere qualcuno del mestiere che ti assicura di non spingerti troppo in là con le tue idee folli.

Azzarello – Faccio questo da molto tempo, perciò so cosa rientra in un determinato numero di pagine, cosa rientra in una tavola. Roba che riguarda il formato.

Simon, sono sicuro che anche tu sia pieno di offerte di lavoro. Cosa ti ha fatto accettare la proposta di collaborazione a questo fumetto?

Simon Bisley – Per essere onesto, sono stato conquistato dai personaggi. Lavorare con Brian è un valore aggiunto, ma già dall’incontro con Nick mi sono trovato molto bene, viaggiavamo sullo stesso piano. È fantastico realizzare un fumetto senza restrizioni come avviene con le case editrici di fumetti.

Floyd – Già, non è normale.

Bisley – E diventerà sempre più folle, man mano che proseguiremo.

Lavorando con un disegnatore come Simon Bisley, che tipo di descrizioni gli fornite, cosa vi aspettate da lui?

Azzarello – I personaggi esistevano già, funzionano, volevamo soltanto la loro interpretazione con lo stile di Simon. Volevamo approfittare dell’immaginazione e della creatività di Simon, lasciando libero di fare ciò che voleva.

Bisley – È uno di quei progetti come Lobo, dove non ci sono regole, non ci sono limiti. Quando lavoravo su Lobo con Alan Grant era come una jam session, un gruppo di bravi musicisti che si trovano e vedono cosa ne esce fuori. Brian e Nick hanno la trama e la struttura, sanno cosa vogliono realizzare. È bello avere un lavoro dove vieni pagato e puoi anche esprimere te stesso.

Nick, guardando le etichette delle birre Three Floyds, immagino tu sia un grande fan dell’heavy metal e di Simon Bisley.

Floyd – Oh, sì, vedo in lui il nuovo Frank Frazetta. Siamo di certo una birreria punk rock metal, questo l’abbiamo definito in modo chiaro.

Il fumetto è uno sviluppo naturale di quell’estetica.

Floyd – Sì, è un’evoluzione naturale del marchio e dei personaggi; tanta gente vuole comprare la nostra birra, ma siamo una piccola fabbrica regionale che vende principalmente in Indiana, Illinois, Kentucky, Wisconsin e Ohio. Questa è l’occasione di far conoscere il marchio a molte altre persone.

Bisley – Ora hai la grafica, perciò se vuoi farne un franchise, puoi realizzare videogiochi e film.

Floyd – Sarebbe un videogioco fighissimo.

Bisley – E una band. Prendete un bassista che interpreti Alpha King e qualche altro tizio. Comunque, io so suonare il basso.

Floyd – Ok, sarai il bassista.

Avete altri programmi, o comunque siete interessai a fare qualcosa dopo questa miniserie di cinque numeri?

Floyd – Finché ci sarà interesse a riguardo, certo.

Bisley – Io continuerei.

Azzarello – Se facciamo un nuovo personaggio, poi Nick dovrà produrre una nuova birra!

Floyd – Abbiamo appena scalfito la superficie.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources