Non è un mistero che da alcuni anni a questa parte la linea di confine che separa i supereroi dai supercriminali si sia fatta molto labile: vigilati, antieroi, eroi ambigui moralmente, eroi dal passato da cattivi… tutto è diventato molto più variegato e sfaccettato. Tuttavia c’erano alcune certezze su cui era ancora possibile fare affidamento, certe figure talmente iconiche nella loro malvagità che era lecito presumere sarebbero sempre rimaste in cima ai vertici delle gerarchie dei supercriminali… Beh, anche queste certezze se ne vanno dopo Secret Wars: il cattivo per eccellenza, quello che molti hanno definito “il Darth Vader dell’Universo Marvel”, si incammina sulla strada della redenzione con Infamous Iron Man.

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Victor Von Doom, che per decenni ha terrorizzato eroi, potenti e gente comune del mondo, volta pagina e ricomincia da zero proponendosi come eroe, e lo fa sulle pagine della sua testata personale targata Marvel NOW!, una delle due che sorgono dalla scomparsa (?) del Vendicatore dorato originale: Infamous Iron Man, ai nastri di partenza per il team creativo di Brian Michael Bendis e Alex Maleev. Si tratta di un passo importante, che lo sceneggiatore di Cleveland presenta con dovizia di particolari sul sito ufficiale della Casa delle Idee.

 

Infamous Iron Man #1, copertina di Alex MaleevAlcuni passi della storia di Destino erano stati fissati fin dall’inizio, ma altre parti si sono sviluppate in concomitanza con le varie serie. A volte hai un piano e alcune delle cose che capitano ti costringono a fare delle scelte, e lo stesso è accaduto con Destino: l’idea della sua strana collaborazione con Tony, che potrebbe essere più importante per lui che per Tony, o forse viceversa, o forse essenziale per entrambi i personaggi, ha sempre fatto parte del progetto. Il fatto che Destino si spingesse oltre a seguito degli eventi che accadono in Civil War II è stato qualcosa del tipo: “Oh, se succede questo, allora deve succedere questo…  e poi questo e questo.” E queste poi si rivelano sempre le idee migliori.

Dopo Secret Wars la sensazione generale era che il personaggio di Destino fosse giunto al suo apice, e che quindi era meglio lasciarlo in pausa per un po’. Io invece ho detto: “No, credo che ora sia diventato molto interessante.” Quindi sono riuscito a reclamarlo per la mia serie senza che nessuno avesse troppo da dire, in quanto tutti pensavano “lo abbiamo visto in dosi massicce”. Ma Destino è un personaggio estremamente interessante sotto molti aspetti e metterlo in questa nuova situazione era troppo allettante.

In molti si chiedono se la sua redenzione sia sincera, definitiva, e rispondo solo che su questo verrà fatta chiarezza molto presto: certo, porta con sé ancora diversi segreti, ma questi saranno il propellente del prossimo capitolo della sua storia, in modo molto interessante, io credo. E non solo Destino dovrà rivelare i suoi segreti, ma anche rivelare se stesso a tutto il resto del mondo. Al momento, solo Tony e pochi altri sono al corrente della situazione di Destino, ma quando Victor assumerà il titolo di Iron Man, diventerà un personaggio pubblico e tecnicamente eroico, in maniera ben più definitiva di quanto abbia mai fatto prima. E ci sarà una lunga file di gente pronta a prenderlo a pugni in faccia. Insomma, nella copertina del numero #2 abbiamo Ben Grimm, quindi si comincia subito. A Ben basta, una telefonata, un tweet, un SMS: “Il Dottor Destino è un supereroe? Okay, vado a prenderlo a pugni.”

Ciò che mi piace di Destino, cosa che ho detto per molti anni di lui e di Magneto, e che sappiamo bene cosa vogliono. E quando sono sceneggiati bene, anche il lettore sa cosa vogliono. Jonathan Hickman ha colto la sua essenza in modo fantastico, ma ci sono altri elementi ben definiti nella continuity del personaggio, per esempio nelle prime fasi dei Fantastici Quattro e nei Libri di Destino di Ed Brubaker che definiscono molto bene ciò che vuole e ciò che lo spinge ad agire. Ora in pratica ha toccato il sole riguardo a ciò che voleva, o meglio a ciò che pensava di volere, e nel farlo ha scoperto qualcosa su di sé che forse non conosceva, ed è da qui che partiamo. Quindi i lettori dovranno aspettarsi un personaggio da una storia molto ricca che verrà rivisitata e che allo stesso tempo lo motiverà a fare cose che non gli abbiamo mai visto fare prima. E questa è una sfida fantastica, entusiasmante.

In un’occasione, Amara, un’amica di Tony, dice a Destino: “Perché non fai qualcosa con lo stesso impeto e la stessa teatralità che usavi quando cercavi di ucciderci tutti? Se stai cercando veramente di redimerti, dove sono la creatività, l’energia e la magniloquenza di cui davi sempre sfoggio quando cercavi di controllarci tutti? Perché non le usi per proteggerci, ora?” E Questo è ciò che Destino decide di fare.

Naturalmente, la sua concezione del bene potrebbe non coincidere con la nostra. E la sua concezione di eroe potrebbe non corrispondere agli eroi che abbiamo in mente noi; forse è l’eroe di cui abbiamo bisogno al momento, o forse è tutto il contrario. Destino è bravissimo in molte cose: è intelligente, istruito, preparato; è uno stregone e uno scienziato. Ma ci sono altri campi in cui è decisamente meno preparato: rapporti interpersonali, atti altruistici di eroismo. Questi sono settori inesplorati nel contesto della sua vita e sarà interessante vedere i danni che farà e come riuscirà a gestirli. Non bene, questo ve lo assicuro!

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Fonte: Marvel