Ne abbiamo parlato tanto e probabilmente continueremo a farlo. La caccia alla diversità, per alcuni tardiva, per altri rivoluzionaria, che la Marvel sta conducendo tra le sue pagine, attraverso i personaggi, e dietro le quinte, con l’acquisizione di talenti provenienti dalle più disparate identità artistiche, etniche, di genere e d’estrazione, tiene banco nella discussione sul fumetto americano. Axel Alonso, Editor-In-Chief della casa editrice, è tornato a parlarne in un’intervista a Fuse. Di questo e di altro ancora.

Dopo aver ribadito per l’ennesima volta che si tratta di un processo sostanzialmente naturale e solo in parte dovuto alla volontà della Marvel di riconsiderare alcune sue scelte e di aggiornare il proprio parco personaggi e creativi per rappresentare al meglio il mondo reale, Alonso ha sottolineato, ancora una volta, come questa operazione sia un successo culturale e commerciale, grazie a personaggi come la nuova Thor – che vende meglio dell’originale – e Kamala Khan, alias Ms. Marvel, che ha saputo dialogare con un pubblico del tutto nuovo. Ma il personaggio su cui si concentrano le domande è Riri Williams, prossima protagonista di Invincible Iron Man.

 

Invincible Iron Man #1, copertina di DekalBrian Michael Bendis ha introdotto Riri nelle sue storie di Iron Man con un piano preciso in mente. Scrivendo Civil War II e pianificando, assieme agli editor e ad altri sceneggiatori, la storia, improvvisamente ha visto il ruolo del personaggio ingigantirsi, a causa delle conseguenze degli eventi. Abbiamo tenuto il punto, poiché la situazione lo richiedeva. I suoi piani su di lei sono cambiati e sono diventati più grandi.

Ci sono state delle polemiche per il fatto che il personaggio di Riri sarà scritto da un maschio bianco. Fanno parte della discussione generale che riguarda la diversità delle nostre testate e siamo ben consci della questione. Molti ci accusano e ci accusavano in passato di non accogliere abbastanza talenti appartenenti a minoranze, ma abbiamo corretto il tiro, lo abbiamo fatto da tempo, ingaggiando autori e artisti per i nostri prodotti molto prima degli annunci che li riguardavano.

In questo medium, nuove opportunità creative si presentano continuamente. Riri Williams è una di esse. Brian l’ha creata in Invincible Iron Man e attraverso Civil War II la porterà sotto i riflettori. Ma questo non significa che sarà l’unica persona a scrivere il personaggio, ora che esiste. Non è così che funziona.

Marvel NOW!, Divided: Ms. MarvelChi lo sa, forse Roxane Gay e Yona Harvey, due autrici donne e di colore che scriveranno Black Panther: World of Wakanda, saranno interessate a lei. Forse qualcun altro dal profilo del tutto diverso.

Quando ci arrivano delle critiche, a volte siamo decisamente d’accordo con esse. Ed è proprio per questo che cerchiamo di correggere la nostra rotta. Ma, in altri casi, quelle critiche sono semplicemente ingiuste o di prospettiva ristretta. E giungono da ogni parte, da entrambi i poli estremi di ogni posizione e opinione. Il fatto è che noi abbiamo ben presente le nostre priorità: raccontare le storie migliori e più rilevanti possibile con i nostri personaggi.

Negli ultimi dieci anni, abbiamo lavorato per diversificare il paesaggio. Personaggi come Pantera Nera e Luke Cage non sono mai stati così seguiti. Altri come America Chavez, Mosaic e i Midnight Angels godono di grandi piani per il futuro. Chissà come sarà la prossima generazione di fumettisti, alla luce di quel che stiamo facendo noi, oggi, e di quel che sta leggendo sulle nostre pagine?

 

Alonso sa bene che le critiche sono inevitabili quando si fanno grandi cambiamenti e che le polemiche su Riri Williams nei panni di Iron Man sono solo l’ultimo specifico caso. C’è chi vorrebbe vedere un personaggio del genere trattato in un certo modo, chi crede che non dovrebbe nemmeno esistere e poi c’è il terzo settore di pubblico, quello maggioritario, che non vede l’ora di leggerne la storia e non giudica prima farlo.

 

Alla fine, la questione è se Riri dirà qualcosa al pubblico oppure no. Se lo farà, sarà perché la sua storia è universale. Sia Peter Parker che Miles Morales sono personaggi popolarissimi perché le loro storie parlano a un pubblico molto vasto, non a un settore specifico. Il colore della pelle dell’uno o dell’altro potrà renderli più accessibili a persone diverse, ma non definisce la loro identità.

 

Alonso ha anche parlato di pirateria, dei casi in cui albi vengono pubblicati online prima della loro uscita oppure letti in rete sulla base di scansioni illegali.

 

Invincible Iron Man #7, copertina di Mike DeodatoSi tratta di qualcosa su cui non abbiamo controllo. Ci saranno sempre siti predatori che utilizzeranno il sistema a proprio vantaggio. Gli autori passano il loro tempo a lavorare a un’idea e vorrebbero avere un certo livello di controllo sul modo in cui essa viene presentata al pubblico.

Essendo una grande azienda mediatica, con una strategia precisa, possiamo fare loro giustizia, ma accade che altri prendano il controllo del messaggio e del prodotto dei nostri autori. Molti pensano che questi siti facciano loro un favore, ma in realtà non fanno altro che danneggiare il mercato e, pertanto, i creatori delle storie che amano, che sono le prime vittime di tutto questo. Spero che sia chiaro a tutti quanti. E questo vale per gli spoiler, prima degli annunci come per la pirateria.

Il fatto è che ci sono due tipi di lettori: quelli abituali e quelli casuali. La maggior parte dei primi non ha interesse ad andare su internet in cerca di cose del genere, perché non è interessata alle notizie di contorno, vuole semplicemente leggere i nostri fumetti. Ma ci saranno sempre delle pagine che fanno gossip riguardo al nostro ambiente. Finché esisteranno, noi dobbiamo reagire di conseguenza.

Ci sono occasioni in cui dobbiamo anticiparle, lavorare con i nostri autori per guidare noi le notizie e le rivelazioni, perché se non lo facciamo, qualcun altro lo farà. Per un fumetto come Civil War II, che sta vendendo qualcosa come trecentomila copie a numero, è importantissimo, per noi, controllare il flusso di notizie, il messaggio, il modo in cui giunge ai lettori, in modo che tutti quanti ne traggano beneficio, non questo o quel sito di settore.

Ci sono persone che si considerano eroi perché, il giorno in cui un fumetto esce, lo scannerizzano e lo mettono online. Ma la verità è che tutti i partecipanti al mondo del fumetto ne risultano danneggiati. Alcuni potranno anche leggerlo gratis, ma la verità è questo non fa che mettere in crisi le vendite della serie, magri fino alla sua cancellazione.

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Fonte: Fuse