Le icone della Nona Arte, quelle che si sono conquistate per sempre l’immaginario collettivo, appartengono a chiunque, e crediamo fermamente debbano sopravvivere ai propri ideatori. L’imperativo si fa più arduo da rispettare quando si parla di Guido Crepax e della sua eroina desnuda, per quel rapporto così intimo, subliminale con il suo artefice. Viva Valentina!, disponibile in due pubblicazioni di Edizioni BD e Feltrinelli, con copertine rispettivamente di Gilles Vranckx e Corrado Roi, incarna questa esortazione alla rinascita.

Sarebbe una colpa imperdonabile rinchiuderla tra le mura di un passato, anche se glorioso: consegnare alle antologie e agli archivi, lei, moderna, contemporanea per definizione, personificazione della sfida a superare barriere di ogni tipo. La speranza è che “…Valentina torni. Che possa di nuovo vivere, dire la sua, fare l’amore. Sognare, soprattutto. E far sognare noi.” Questo riporta nei Titoli di coda Micol Beltramini