Negli Stati Uniti Civil War II infuria e, come ogni guerra che si rispetti, avrà dei vincitori, degli sconfitti… e delle vittime. Molte nel senso più drastico e definitivo del termine, come nel caso di Bruce Banner, ucciso da Occhio di Falco nel discusso numero #3 della miniserie, o War Machine ancor prima. Ma altre sono vittime in senso più metaforico: praticamente tutti i personaggi dell’Universo Marvel usciranno sconvolti da questo conflitto. C’è chi vedrà messi in crisi i suoi valori, chi si ritroverà ai ferri corti con amici e persone care di un tempo e chi si ritroverà letteralmente braccato e inseguito dalla legge a seguito delle sue azioni.

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Di materiale da esplorare ce n’era quindi a sufficienza al panel che la Casa delle Idee ha dedicato a Civil War II nel corso del San Diego Comic Con. Capitanato dall’Editor-In-Chief Axel Alonso, un nutrito team di autori e disegnatori ha rivelato in anteprima quale sarà lo status quo di molte testate e personaggi quando le polveri si solleveranno. Pronti per questa immersione nel prossimo futuro dell’Universo Marvel?

 

Civil War II - Kingpin #3, copertina di Aaron KuderKingpin – Dopo la miniserie tie-in di Civil War II, il Re del Crimine si è conquistato la sua serie personale, sceneggiata da Matthew Rosenberg: l’autore spiega che Wilson Fisk naturalmente considera il conflitto tra eroi l’occasione perfetta per riconquistare il potere. La Guerra Civile è uno scenario ideale per i suoi piani e gli consente di sfruttare al massimo i propri talenti. Tutti hanno paura di Kingpin, e lui trova un modo per sfruttare questa paura e ottenere ciò che vuole. Axel Alonso rincara la dose aggiungendo che Kingpin diventerà un personaggio fondamentale negli anni a venire, quindi va tenuto d’occhio. In questa serie vediamo i primi passi del suo progetto per New York, che però non si ferma certo qui. “Kingpin vuole che l’America… pardon, New York, torni a essere grande”, conclude Alonso parafrasando un certo Donald Trump, analogia che suscita l’ilarità del pubblico presente.

Ms. MarvelNemmeno lo straordinario personaggio di G Willow Wilson, normalmente una personalità positiva e solare, se la passa troppo bene durante Civil War II. Kamala si schiera immediatamente con Carol Danvers alias Capitan Marvel, spiega l’autrice, perché sa che Carol farà di tutto per la gente che ama, ma durante la sua incursione presso gli Avengers ha modo di conoscere Tony Stark, e la sua posizione diventa più conflittuale. Ms. Marvel scopre di avere idee diverse sul quadro globale della situazione, su come ottenere giustizia e su come agire quando si dispongono delle informazioni speciali sul futuro. Tutto questo avrà uno sviluppo devastante sulla sua vita, sia come Ms. Marvel, sia come Kamala Khan. Sana Amanat, editor dei contenuti creativi, aggiunge che nei numeri collegati a Civil War II ci sarà anche uno spazio per esplorare il passato della ragazza: in un paio di pagine vedremo qualcosa sulla sua storia e sulla generazione di donne che l’ha preceduta: “Si capisce subito quali sfide ha dovuto affrontare, mia madre si è messa a piangere quando le ha lette”.

Power Man and Iron Fist, #8 copertina di Sanford GreenePower Man and Iron Fist – Nemmeno chi affronta il conflitto con le intenzioni migliori pare destinato a una sorte più felice. David Walker, autore della serie dedicata ai due eroi in vendita, racconta l’approccio creativo con cui ha coinvolto Luke e Danny nel conflitto: “La prima idea era stata quella di schierarli su due fronti opposti, ma mi sembrava qualcosa che era già stato fatto un’infinità di volte.” Quindi i due prendono una posizione netta nei confronti dell’intero conflitto: “Siamo stanchi, dobbiamo costantemente combattere contro i nostri amici e non ci stiamo. Quindi ci chiamiamo fuori da tutto questo e resteremo neutrali.” Ne segue una riflessione dell’autore sulla neutralità e su come sia impossibile mantenerla. “Alla fine, resti risucchiato dagli eventi comunque, che tu lo voglia o meno. È quanto accade anche a Luke e Danny, il loro tentativo di rimanere neutrali finisce per distruggere le loro vite. Alla fine del numero #6, Danny viene arrestato e Luke è un ricercato. Non si rivedranno per buona parte dell’arco narrativo.”

Choosing Sides – Tocca a Sana Amanat concludere la carrellata presentando la serie antologica che spiega come alcuni personaggi minori si schierano nel corso del conflitto, anche se Civil War II: Choosing Sides va considerata una testata antologica solo fino a un certo punto: “La vera protagonista della miniserie è infatti Capitan Marvel, per cui questo evento segna un grosso punto di svolta. Carol si muove in modo molto diverso da Tony Stark. Intende promuovere la giustizia preventiva in modo analitico, mettendo delle prove tangibili sul tavolo. Questa è la storia di come Carol Danvers si muove per reclutare gli eroi alla sua causa e di come dimostra che le predizioni sul futuro diventeranno realtà. L’equilibrio tra la causa della giustizia e la salvezza dell’umanità la conducono su un lungo viaggio, in cui perderà delle persone care. Ma ne uscirà un thriller fantastico. È emozionante che Capitan Marvel sia stata messa sotto i riflettori in questo modo, è indice di quanto la Marvel creda nel personaggio. Ci saranno delle ramificazioni molto importanti per lei nell’immediato futuro.”

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Fonte: CBR