Stando a quanto letto in DC Universe: Rebirth #1, prologo del recente rilancio DC Comics scritto da Geoff Johns, l’incursione di un personaggio di Watchmen – quasi certamente il Dottor Manhattan – ha portato alla nascita di un nuovo Universo DC, al termine della miniserie Flashpoint e all’alba del reboot de I Nuovi 52.

In sostanza, il motivo per il qualeDC Universe: Rebirth #1, interni 01 la realtà del reboot non era esattamente identica a quella di prima che Flash decidesse di tornare indietro nel tempo per salvare sua madre, Nora Allen, scegliendo però in un secondo momento di lasciare tutto invariato, non era dovuto alle azioni del Velocista Scarlatto, ma a quelle di un personaggio praticamente onnipotente, proveniente da un altro piano dell’esistenza (pur essendo un franchise DC Comics sin dall’origine, i personaggi di Watchmen non si erano mai interfacciati prima d’ora con i classici supereroi della casa editrice).

A riferire di tale incursione ci ha pensato nient’altri che l’originale Wally West, di ritorno da un limbo sospeso della Forza della Velocità. Inoltre, lo stesso Batman ha fatto una scoperta sorprendente e in un certo senso agghiacciante: nella sua Batcaverna era in qualche modo finita la spilletta smiley vista in Watchmen – con tanto di iconico rivolo di sangue rappreso – appartenuta al Comico e perduta al momento della sua morte. Il Cavaliere Oscuro si è subito accorto che questo oggetto aveva un’origina sostanzialmente aliena, dato che emanava radiazioni non appartenenti al suo universo d’appartenenza. Batman ha dunque coinvolto Flash nella sua indagine, ma anche Wally West e gli originali Titani hanno deciso di fare ricerche in merito.

Qui è dove abbiamo momentaneamente lasciato una storyline rivoluzionaria, che è stata impostata per avere una gittata narrativa di circa due anni. Nel corso del San Diego Comic-Con 2016, Dan DiDio e Jim Lee, Co-Publisher DC Comics, sono tornati a parlare di quello che è sostanzialmente il fil rouge dell’intero rilancio Rebirth:

 

DiDio – Quando abbiamo progettato Rebirth, abbiamo impostato una storia della durata di due anni. Molte domande che sono emerse troveranno risposta nel corso di questo biennio. L’obiettivo è quello di non rispondere a tutto immediatamente, ma lasciare che la narrazione si possa dispiegare, continuando a entusiasmare i lettori nel mentre. Assisterete a moltissimi colpi di scena e rivelazioni nel corso dei prossimi mesi.

Lee – Sostanzialmente, dipende quasi tutto da quello che Geoff ha fatto in quello speciale di Rebirth. Quel fumetto va davvero al cuore pulsante dei personaggi, costruendone la versione più idealizzata possibile, ma continuando a farli crescere. Questo ci consente di prenderci il tempo di raccontare la storia di Geoff nel modo migliore.

 

Lee ha inoltre dichiarato che gli piacerebbe seriamente tornare a lavorare con Frank Miller su All Star Batman and Robin the Boy Wonder, opera rimasta incompleta dal 2008. Interpellato su un’eventuale rilancio di WildC.A.T.s – uno dei primi progetti dell’artista dopo che lasciò la Marvel negli anni Novanta pubblicato originariamente da Image Comics e poi acquisito da DC Comics – ha così risposto:

 

La risposta è sì. Annunceremo i dettagli al New York Comic-Con.

 

Non ci resta dunque che aspettare la nuova edizione del NYCC, che si terrà dal 6 al 9 ottobre, per saperne di più.

TUTTO SULLA DC COMICS AL SAN DIEGO COMIC-CON 2016:

 

tutto su rebirth

 

 

Fonti: CBR | CBR