Nel corso del San Diego Comic-Con, la DC Comics ha proposto un panel dedicato al dietro le quinte del rilancio editoriale Rebirth, che ha preso il via negli Stati Uniti il mese scorso con lo speciale prologo DC: Universe: Rebirth #1.

Presenti sul palco Geoff Johns – Chief Creative Officer DC e vero architetto del rilancio – Jim Lee e Dan DiDio (Co-Publisher della casa editrice), gli sceneggiatori Christopher J. Priest, Shawna BensonJulie Benson, e gli artisti Ivan Reis, Joe Prado, Liam Sharp e Rafael Albuquerque.

Secondo Johns, tutto ha avuto inizio quando DiDio si è presentato nel suo ufficio esclamando che voleva che tutto avesse fine con i numeri #52 delle varie serie che presero il via nel 2011, all’alba del reboot editoriale de I Nuovi 52:

 

DC Universe: Rebirth #1, copertina di Gary FrankJohns – Come spesso accade, Dan se ne venne fuori con un mucchio di idee folli. Alla fine decidemmo di rilanciare tutto e chiamare l’iniziativa Rebirth.

Misi nero su bianco tutte le cose che mancavano nell’Universo DC. Ne parlammo a lungo, e rilevammo l’assenza della Storia di questo universo, e a causa di ciò la mancanza di connessioni emozionali tra i personaggi. Che poi, è tutto ciò che la DC sta a significare, per me. A un certo punto, saltò fuori anche Wally West.

Non sono mai nervoso per un fumetto in uscita, ma per DC Universe: Rebirth #1 lo ero eccome. Ho messo tanto di me stesso in quella storia, sperando che i lettori amassero l’Universo DC quanto lo amo io.

Ora Oliver Queen e Dinah Lance si conoscono di nuovo, sono stati piantati i semi per la Legione dei Super-Eroi, la JSA e il Dottor Manhattan. Dovete seguire Detective Comics e anche gli indizi di Mr. Oz, ma ho sicuramente dei piani specifici anche per la Justice Society. Per quanto riguarda Kyle Rayner, è stato lasciato volutamente fuori, in vista di quello che avverrà in Hal Jordan and the Green Lantern Corps: sarà qualcosa di molto importante per l’Universo DC.

 

Successivamente, i vari autori hanno discusso dei loro progetti in corso:

 

Batgirl and the Birds of Prey 2Julie Benson – Sono sempre stata un’avida lettrice di Birds of Prey. Avevo dieci scatoloni pieni di fumetti, tanto da non avere più spazio in casa. Per questo motivo, sono dovuta passare al digitale.

Shawna Benson – Io invece avevo maggiore familiarità con lo show televisivo delle Birds of Prey.

Sharp – Sono davvero contento di lavorare a qualcosa del genere ogni cinque anni, o giù di lì. E oggi sono felice con Wonder Woman. Si tratta di uno straordinario privilegio: quando hai la possibilità di lavorare su un personaggio talmente iconico, cambia tutto. Si tratta di una serie sia per uomini che per donne. Per tutti. Lei non appartiene ad alcuna razza sulla Terra, lei è di Themyshira.

Priest – Quando mi è stato proposto Deathstroke, la mia prima domanda è stata se il personaggio fosse di colore. La serie affronterà quali sono le conseguenze della violenza, piuttosto che la violenza stessa. Slade Wilson è un uomo che sta pagando un prezzo salato per la sua dipendenza, perché è di questo che si tratta.

Lee – Quando mi siedo con Rob Williams e Geoff Johns per parlare di Suicide Squad, ce ne veniamo fuori con almeno dieci, quindici temi che meriterebbero una storia.

 

Infine, DiDio ha dichiarato che i vari misteri dell’Universo DC, a partire dalla presenza di tre Joker, sino a quella dei personaggi di Watchmen, saranno svelati nel tempo:

 

Assisterete a un’investigazione che coinvolgerà i migliori detective e i migliori forensi del nostro universo.

 

TUTTO SULLA DC COMICS AL SAN DIEGO COMIC-CON 2016:

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Fonte: CBR