Jason Aaron torna a parlare di The Unworthy Thor, la nuova serie destinata a raccontare le gesta del Figlio di Odino che abbiamo imparato ad amare in cinquant’anni di pubblicazioni e che ora, non più degno del martello Mjolnir, cerca redenzione in nuove gesta ed imprese, in un nuovo cammino personale per la conquista di un altro martello: il Mjolnir sopravvissuto alla distruzione di Battleworld e alla fine dell’Universo Ultimate.

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The Unworthy Thor #1, copertina di Olivier CoipelDa Secret Wars in poi, non abbiamo visto traccia di Odinson, quindi dovremo chiarire il mistero di dove sia stato negli otto mesi di vuoto narrativo. Ne abbiamo un assaggio al termine di Mighty Thor #5, quando lo vediamo prigioniero di una nave che sfreccia nello spazio e quando vediamo il martello di Ultimate Thor. Odinson e il Mjolnir Ultimate sono quindi molto vicini, ma non sappiamo altro.

Non sappiamo chi lo tenga prigioniero o cosa gli sia accaduto, ma è da qui che riprenderemo la storia, con una sorta di flashback che ci mostra il momento in cui ha scoperto che c’è un altro Mjolnir nel nostro universo, cosa che rappresenta un obiettivo imprescindibile per un uomo come lui, che non desidera altro che tornare a essere degno.

Ormai è qualche anno che scrivo le storie del figlio di Odino e, anche se per un po’ non è apparso, il mio approccio al personaggio non è cambiato per nulla, così come è lo stesso l’atteggiamento con cui scrivo la serie Mighty Thor. Certo, la persona sotto i riflettori non è la stessa, ma si tratta sempre della storia di Thor.

Tornare al personaggio originale, pur non più in possesso del nome e del titolo di Dio del Tuono, è una scelta di continuità, che sta sotto lo stesso cappello narrativo. Quando è diventato indegno del martello e Mjolnir è stato raccolto da qualcun altro, la vicenda non si è mai interrotta, così come il percorso del protagonista, che ora entra in una nuova fase.

Inizialmente, Unworthy Thor vedrà Odinson come unico personaggio sul palcoscenico. Da solo per questioni di circostanze e per ragioni personali: l’indegnità lo ha reso solitario. Combatte ancora dalla parte giusta, ma è più rabbioso, ombroso e amaro che in passato. Per tanto intraprende il viaggio da solo, ma riceverà presto aiuto da qualcun altro. Beta-Bay Bill, compare già alla fine del primo numero.

Dato che questa sarà un’avventura decisamente cosmica, non potevo lasciarmi scappare la chance di utilizzare il personaggio di Bill, forse anche per farmi perdonare per la fine che gli ho fatto fare durante Thors. Ma questo non è detto. Chissà che non ci lasci le penne un’altra volta già nel numero #2.

The Unworthy Thor, bozzetto di Olivier CoipelPer quanto riguarda il motivo per cui Odinson è diventato indegno, sappiate che la cosa sarà un elemento fondamentale della storia. Io so quali sono le parole che Fury ha pronunciato al suo orecchio durante Original Sin, ma i lettori no. Le scopriremo al momento debito, dato che questa è la prima storia in cui davvero affrontiamo l’argomento e lo affrontiamo di petto.

Che cos’ha detto Fury all’allora Thor? Odinson sa perché quelle parole lo hanno reso indegno, oppure non lo capisce? Anche questo è parte del mistero. Quel che più importa, però, è attualmente la ricerca in cui è impegnato. Perché, ovviamente, lui non è l’unica persona che vorrebbe impadronirsi del secondo Mjolnir.

Il Collezionista sarà un elemento importante della storia, uno dei personaggi Marvel su cui avrei voluto lavorare già da tempo. Ma anche molti altri faranno capolino. Non appena la notizia dell’esistenza del martello si spargerà, il cosmo sarà pieno di persone che si metteranno a caccia. Ci sono un paio di altri cattivi che compariranno nella serie, ma su di loro preferisco mantenere il riserbo.

 

Scontati, ma sentiti i complimenti a Olivier Coipel, con cui Aaron lavora per la prima volta in assoluto. Lo sceneggiatore si dice fortunato per la possibilità di lavorare con uno degli artisti migliori degli ultimi anni tra quelli legati al nome di Thor.

 

Volevamo che Odinson, dopo mesi di assenza, facesse un ritorno in grande stile e direi che, dal punto di vista visivo, le tavole di Olivier ci hanno dato una mano enorme. Non vedo l’ora che i lettori possano mettere gli occhi su tutte le cose incredibili che sta disegnando per loro.

Lavorare a due diversi fumetti dedicati a Thor è un’esperienza entusiasmante. Per me, tra tutti i personaggi della Marvel, il Dio del Tuono è sempre stato il più accessibile e il più divertente. Ma forse è solo perché è tanto tempo che me ne occupo. Ci sono così tante storie che vorrei ancora raccontare su di lui. E sono davvero felice che i miei piani abbiano potuto crescere fino a questo punto.

 

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Fonte: Marvel