Jason Bourne era una spia altamente addestrata, tradita dal sistema di cui faceva parte e ora a piede libero, in cerca di una giustizia personale e di…. Scusateci, lettori. Una piccola svista. Non Jason, ma James, James Bourne. Anche noto come Solo, oscuro personaggio della Marvel nato dalla penna di David Michelinie e dalla matita di Marc Silvestri nella seconda metà degli anni Ottanta, agli albori dell’epoca più muscolare in assoluto del fumetto americano.

Solo, mercenario anti-terrorismo con il potere di teleportarsi, ha fatto la sua ricomparsa assieme ai Mercenari per Soldi, la squadra di sottoposti di Deadpool. E ora, per i testi di Gerry Duggan e di Geoffrey Thorne, questo personaggio sta per trovare casa nella sua serie in solitaria, disegnata da Paco Diaz (Scarlet Spiders, Spider-Island). I due sceneggiatori ne hanno parlato in una breve intervista a Comic Vine. Non una delle più serie che leggerete.

 

Solo #1, copertina di Paco DiazThorne – Il nostro sguardo, nella serie, sarà tutto quanto per il protagonista, per Solo, in maniera da rendere il fumetto più concentrato su Solo dal 78 al 90 percento rispetto a tutti gli altri fumetti in circolazione.

Duggan – Io e Geoffrey renderemo il signor Bourne l’unica preoccupazione della nostra storia. Un uomo dal passato tragico e dal torbido futuro. Sin dal primo numero, lo vedrete impegnato in qualcosa di molto importante.

Thorne – Ci sarà dell’umorismo, sì. È previsto nei piani. Ed è l’unica parte dei piani che vi svelerò, perché ce ne sono molte altre e sono tutte quante secretate.

Duggan – Che cos’è quest’umorismo di cui state parlando? Qualcosa connesso al sentimento dell’amore? Ci sono tante cose di cui non ho esperienza, nella mia vita.

Thorne – Se Solo vestirà sempre la sua uniforme? Avrà indosso l’abito più appropriato per il maggior tempo possibile. Quando non sarà possibile, ne indosserà uno inappropriato.

Duggan – Hawthorne ha fatto un gran lavoro nel ridisegnare il personaggio, quindi direi che l’uniforme va benissimo. Ma starebbe anche alla grande sparpagliata sul pavimento di una camera d’hotel.

Thorne – Per quanto riguarda i luoghi delle sue avventure, Solo andrà dove Solo deve andare. Non cercate di limitare i movimenti di Solo. Ha un sistema di teletrasporto.

Duggan – Alla fin della fiera, questo fumetto sarà una storia di spionaggio ricca d’azione, avventura e, forse, un pizzico di romanticismo, se sarete fortunati. Quindi ogni punto di ogni mappa è una destinazione possibile.

Thorne – La missione di Solo è del tutto segreta. Spiacente. Non possiamo confermare né smentire l’esistenza di questo Taskmaster di cui continuate a parlare. E smettete di dire “Taskmaster” in continuazione. È inquietante.

Duggan – Taskmaster è grandioso, e chiunque potrebbe essere Taskmaster. Persino voi potreste essere Taskmaster, per quanto ne so.

Thorne – La famiglia di Solo farà la sua comparsa. E non sarà quel che vi aspettate.

Duggan – Non si sa molto della ex di Solo, ma Geoff ha preparato una storia meravigliosa che li vede protagonisti assieme e direi che non è il caso di anticipare troppo.

Thorne – Se a Deadpool dispiace che Solo si prenda parte del palcoscenico? Quel che importa o non importa a Deadpool non è affar nostro.

Duggan – Deadpool è colui che ha di fatto sciolto i Mercenari per Soldi. Si trattava di una bella e nobile idea, ma anche di un esperimento fallito, come tante delle relazioni di Wade.

 

Solo #1 uscirà a ottobre nelle fumetterie statunitensi. Se volevate farvi un’idea dell’atmosfera generale della serie, pare che gli autori vi abbiano già dato degli indizi non indifferenti, grazie al tono delle loro risposte.

 

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Fonte: Comic Vine