E così l’autunno dei mutanti si preannuncia luttuoso… o almeno così sembrava. Con l’annuncio di Death of X, il misterioso evento degli X-Men annunciato come parte del programma editoriale Marvel NOW!, sembrava che una nuova catena di tragedie avrebbe colpito la già stremata popolazione mutante dell’Universo Marvel. Le cose non stanno invece come sembra… almeno in parte. Se è vero che Death of X non risparmierà momenti tragici e difficili per i Figli dell’Atomo, l’aspetto essenziale rivelato dal team creativo della miniserie, composto da Jeff Lemire, Charles Soule e Aaron Kuder, consiste nel fatto che tutto questo… è già accaduto!

TUTTO SU DEATH OF X – LEGGI ANCHE:

 

Proprio così: Death of X non riguarderà lo status quo dei mutanti successivo a Civil War II – un territorio totalmente inesplorato che vedremo svilupparsi nelle serie regolari – ma narrerà i tragici e misteriosi eventi che hanno coinvolto mutanti e Inumani nel corso dei famigerati otto mesi successivi a Secret Wars. Prepariamoci quindi a scoprire i come e i perché di tutti gli interrogativi che hanno costellato le storie “nel presente” di questi mesi, dalla guerra tra le due razze agli effetti ravvicinati delle Nebbie Terrigene… al destino di Ciclope!

Questi i commenti di Lemire, Soule e Kuder dal sito della Marvel:

 

Charles Soule – La cosa più importante da sapere su Death of X è che in realtà è ambientato nell’arco degli otto mesi dell’Universo Marvel successivi a Secret Wars. Tutte le storie delle altre serie sono partite dopo quel periodo e ci sono molti eventi interessanti e nascosti che sono accaduti in quel periodo e che ancora non sono stati raccontati.

Death of X è uno di quelli: è la spiegazione della “guerra fredda” tra mutanti e Inumani a causa delle Nebbie Terrigene, riempirà molti spazi vuoti e risponderà a una miriade di domande che i lettori si stanno ponendo da mesi.

Death of X

Jeff Lemire: È un evento che ci ha permesso di lavorare con dei personaggi che sognavo di usare sin da quando ho iniziato a scrivere gli X-Men, tra cui Emma Frost, le Naiadi e Scott Summers.

Aaron Kuder: Da quando in qua le somiglianze tra due popoli hanno impedito loro di farsi del male a vicenda? Lo stesso vale anche per Inumani e mutanti. Anche se in realtà questi gruppi sono molto diversi. Visti con gli occhi della popolazione mutante, gli Inumani sono giunti di recente sulla terra e apparentemente sono stati accolti a braccia aperte, mentre i mutanti sono stati soggetti per buona parte a un trattamento tremendo da parte del mondo.

Dal punto di vista degli Inumani, quella che era stata la loro dimora per migliaia di anni è stata distrutta e possono soltanto raccoglierne i pezzi. L’unica speranza che hanno è che le Nebbie Terrigene ripopolino i loro numeri esigui.

Death of X #1, copertina di Aaron KuderSoule: Una delle principali differenze sta nel fatto che gli Inumani si considerano una vera e propria nazione, nel senso letterale del termine: sono uno “stato” effettivo, con una storia antica di migliaia di anni. Sono precedenti all’umanità moderna di interi millenni. Quindi vantano una tradizione e delle usanze rituali ricchissime in tutto ciò che fanno.

I mutanti, ovviamente, ritengono di avere  di diritto un posto nel mondo, ma sono più frammentati e probabilmente non hanno una visione altrettanto unificata.

Lemire: Sono emozionatissimo al pensiero di collaborare con Charles e Aaron, è divertente lavorare con individui tanto creativi e poter mettere in campo così tanti talenti diversi.

Ma questa era la risposta politicamente corretta. In realtà attendo con impazienza il momento di ridere in faccia a Soule, quando i mutanti useranno i miseri Inumani come strofinacci per pulire il pavimento!

tutto su marvel now

 

 

Fonte: Marvel