Wonder Woman #2, copertina variant di Frank ChoI fatti: il noto artista Frank Cho aveva recentemente siglato un accordo con DC Comics per la realizzazione di ventiquattro copertine variant per la nuova serie quindicinale Wonder Woman, sceneggiata da Greg Rucka e illustrata da Liam Sharp e Nicola Scott.

C’era grande curiosità un po’ da parte di tutti in merito a quelli che sarebbero stati i lavori di Cho con protagonista Diana, dato che l’artista è noto per la realizzazione di sketch cover umoristiche e sexy con protagoniste le più celebri figure femminili dei comics americani riprese in pose ammiccanti e buffe.

L’intento di Cho è sempre stato quello di attaccare – tramite i suoi disegni e tanta ironia – il sessismo, ancora molto presente nel mondo del fumetto statunitense; un’operazione che gli ha portato numerosi apprezzamenti, ma anche altrettante critiche, talvolta feroci e quasi sempre immotivate.

Quando la DC Comics ha diffuso i primi lavori di Cho su Wonder Woman ogni potenziale scetticismo è scomparso, dato che si trattava di copertine di grande valore artistico che ritraggono la protagonista in pose “classiche” e pienamente canoniche con il suo ruolo di supereroina. Tutti sembravano aver apprezzato la Diana di Cho, tutti tranne uno: Greg Rucka, sceneggiatore della testata, ha evidentemente avuto qualche tipo di problema con queste illustrazioni – se non con l’artista a livello personale – cosa che ha provocato l’abbandono delle copertine di Wonder Woman da parte di Cho dopo la realizzazione della sesta.

Il creatore di Liberty Meadows ha commentato questo inatteso sviluppo dalle pagine del portale fumettistico Bleeding Cool, e noi vi proponiamo la traduzione integrale delle sue dichiarazioni:

 

Tutta la questione ha a che fare con Greg Rucka.

CHIUNQUE ama le mie copertine di Wonder Woman e tutti vorrebbero che restassi. Greg Rucka è l’UNICO che ha qualche tipo di problema con le copertine. Greg Rucka prova ad alterare e censurare il mio lavoro sin dal primo giorno.

Wonder Woman #1, copertina variant di Frank ChoGreg Rucka ha pensato che la mia copertina di Wonder Woman #3 fosse volgare e mostrasse troppa pelle scoperta, ed è alla testa di una campagna di censura, il che è sconcertante dato che la mia immagine di Wonder Woman è basata su un modello, e mostra la stessa quantità di pelle nuda presente nelle pagine del fumetto, oltre al fatto che trattandosi di una COPERTINA VARIANT non dovrebbe avere alcun controllo editoriale su di essa. (Invece ce l’ha. MA CHE CA**O?!!!)

Ho provato a prenderla con filosofia, a non fare casini e a fare del mio meglio con queste copertine, ma la stramba campagna politica di Greg contro di me e la mia arte ha reso il mio lavoro impossibile. Wonder Woman è il SOLO motivo per il quale sono approdato alla DC Comics.

A onor del vero, la DC è stata molto cortese con me, specialmente Mark Chiarello [art director – NdR]. Ma si sono ritrovati stretti tra l’incudine e il martello.

Volevo solo essere lasciato in pace nel realizzare le mie copertine variant di Wonder Woman. Ma Greg Rucka si è imbarcato in una crociata ostile e ha causato uno stato di conflitto gratuito riguardo queste copertine variant.

 

Interpellato dallo stesso sito, Rucka si è rifiutato di replicare alle affermazioni di Cho. In questo articolo vi mostriamo le prime copertine variant di Wonder Woman realizzate da Cho, così che possiate farvi una idea in merito (noterete come quella del numero #3 sia stata tagliata nella sua versione definitiva, togliendo dall’immagine i glutei della protagonista).

 

 

Fonte: Bleeding Cool