Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

mostra 

SEMPRE VERDI

il mito di Giuseppe Verdi

raccontato in oltre 100 anni di illustrazione e fumetto

dalle figurine Liebig a Topolino

13 giugno – 29 luglio 2016 

Galleria Civica di Bolzano

Piazza Domenicani – Bolzano

INGRESSO LIBERO

Orari: martedì-venerdì 10.00-12.00/16.00-19.30 – sabato-domenica 10.00-12.30/15.00-18.30

Ingresso libero

 

Dopo i successi riscossi gli scorsi anni dalle mostre “Mozart a Strisce”, “Wagner a strisce” e “Beethoven: Bam Bam Bam Baaaam”, l’Associazione Musica in Aulis, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano e il sostegno del Comune di Bolzano, porta alla Galleria Civica di Bolzano la mostra “Sempre Verdi”: un affascinante viaggio per immagini nella vita e nell’opera di Giuseppe Verdi così come ce lo hanno raccontato l’illustrazione popolare e il fumetto dalle figurine Liebig a Topolino.

 

Inaugurazione: lunedì 13 giugno, alle 17.30 la mostra verrà inaugurata con un concerto speciale tenuto da Andrea Bambace e Sabrina Kang che eseguiranno celebri arie verdiane trascritte per pianoforte a 4 mani. Presenzierà Renzo Caramaschi, Sindaco di Bolzano. Ingresso libero.

Giuseppe Verdi a Fumetti - Il giornalino 3 disegni di Paolo Piffarerio

Giuseppe Verdi a Fumetti – Il giornalino 3 disegni di Paolo Piffarerio

Il percorso della mostra Sempre Verdi offre un appassionante viaggio nel tempo che si snoda attraverso la grafica elegante delle stupende figurine Liebig dedicate alle sue opere più celebri (anno 1893 e 1902 provenienti dalla collezione della Filatelia Sanguinetti di Milano), fino ad arrivare al fumetto di ultima generazione con le pagine più belle della storia recentemente realizzata da Carlos Gómez per le avventure di Dago (2012), nella quale il protagonista della popolare saga a fumetti “ispira” la musica verdiana del coro Va pensiero del Nabucco. Tra queste ideali parentesi si snoda una lunga e avvincente narrazione a fumetti e immagini che passa anche per il fantastico mondo Disney, dove nel 1979 Aida e Radamès sulle pagine di Topolino si sono trasformati prima in Paper-Damès e Celest’Aida (storia disegnata dal grande Pier Lorenzo De Vita e scritta da Guido Martina) per poi tornare su quelle del periodico Paperinik nel 1997 nella divertente avventura Paperinik e l’indimenticabile Aida (disegni di Lucio Leoni e testi di Bruno Sarda), questa volta con protagonista Paperino nei panni dell’eroe mascherato e la comparsa di un capriccioso tenore chiamato Silvano Paperotti.

 

Al centro della mostra trovano posto le bellissime pagine della storia Topolino e il Codice Armonico: pubblicata nel 2013 sul n. 3028 di Topolino, disegnata da Paolo Mottura e scritta da Francesco Artibani, la storia ci racconta di una vecchia partitura dell’Aida che nasconde un mistero musicale che Topolino e Pippo proveranno a risolvere affrontando un viaggio nel tempo che li porterà nella Milano del 1872 alla vigilia della prima scaligera dell’opera. L’indagine inizierà alla Scala ma ben presto quello che sembra solo un rompicapo per melomani si trasformerà in un intrigo internazionale, un gioco pericoloso contro avversari disposti a tutto per scatenare un conflitto terribile che incendierà il vecchio continente e dividerà l’Italia appena riunita. Per salvare la situazione Topolino e Pippo dovranno risolvere l’enigma del codice armonico, un’impresa disperata in cui avranno bisogno dell’aiuto di un incredibile compagno d’avventura: il maestro Giuseppe Verdi.

 

Grazie alla collaborazione della famiglia Piffarerio saranno esposte splendide riproduzioni delle tavole originali disegnate da Polo Piffarerio, uno dei grandi maestri indiscussi del fumetto italiano, disegnate nel 2001 per la biografia a fumetti di Giuseppe Verdi pubblicata da Il Giornalino in occasione del Centenario della morte del compositore nel 2001: un’occasione per rendere anche omaggio a un grande maestro del fumetto italiano dal tratto realistico e di eccezionale eleganza.

Bonelli - La donna che cambiò la storia d'Italia

Bonelli – La donna che cambiò la storia d’Italia

In mostra Verdi come protagonista del Risorgimento sulle pagine disegnate da Paolo Ongaro per la storica collana Storia d’Italia a fumetti curata da Enzo Biagi nel 1980. Sono esposte anche alcune pagine disegnate da Alberto Pagliaro disegnate per la riduzione a fumetti de La Traviata, pubblicata nella serie Lirica a Strisce voluta e promossa dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena per avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica (altri titoli esposti Macbeth, Otello e Aida). Completano il percorso le pagine più avvincenti dell’albo bonelliano La donna che cambiò la Storia d’Italia (serie Storie da Altrove) nel quale troviamo Giuseppe Verdi alle prese con una misteriosa musica proveniente da un mondo misterioso in grado di cambiare il corso della storia (soggetto del grande Alfredo Castelli, disegni di Sergio Giardo). Dall’archivio della Fondazione Franco Fossati provengono le pubblicazioni originali su cui sono comparse storie a fumetti di ispirazione verdiana. Da non perdere la mini biografia a fumetti disegnata da Dino Attanasio per la rivista Tintin nel 1957 e la poetica pagina della Gazzetta dei Piccoli del 1949, quando le vignette non avevano ancora i fumetti ma le didascalie scritte in rima: in poche vignette troviamo la vita di Verdi, dalla bocciatura al Conservatorio ai suoi successi..

Non mancherà uno sguardo davvero originale alla biografia di Giuseppe Verdi esposta nell’insolita versione raccontata dalle simpaticissime formichine dell’illustratore trentino Fabio Vettori per il volume Vita e opere di Giuseppe Verdi (Akena Editore).

Inaugurazione: lunedì 13 giugno, alle 17.30 la mostra verrà inaugurata con un concerto speciale tenuto da Andrea Bambace e Sabrina Kang che eseguiranno celebri arie verdiane trascritte per pianoforte a 4 mani. Presenzierà Renzo Caramaschi, Sindaco di Bolzano. Ingresso libero.