Cosa faresti se, semplicemente ingerendo una pillola, avessi come per incanto dei superpoteri, nello specifico supervelocità, per una durata di ventiquattro ore consecutive? E cosa faresti se di queste pillole ne avessi un intero flacone? Cosa faresti se fossi l’unico umano con abilità metaumane sul pianeta?

È questa la premessa di base di MPH, una delle più recenti opere scaturite dalla scaltra e potente mente dello sceneggiatore britannico Mark Millar, che da un po’ di anni a questa parte, abbandonati le case editrici major, ha creato una sua etichetta Millarworld che sforna ogni anno titoli blockbuster di grande successo, e, va detto, di qualità sempre molto buona. Del resto, perché lavorare per altri quando facendolo per te stesso hai maggiore successo (e introiti), dato che ogni cosa che la tua immaginazione partorisce vende tanto e viene opzionata per un adattamento cinematografico o televisivo ancora prima dell’uscita? (N.B. Per il lettore più pignolo, sappiamo...