Phil Coulson, tuttologo dell’Universo Marvel in fatto di eroi, personaggio centrale della serie a fumetti Agents of SHIELD. di Marc Guggenheim e German Peralta, è stato sfruttato da forze malvagie contro gli eroi stessi. Le sue conoscenze enciclopediche sono diventate un’arma in mano ai criminali e ora, in tempi di ritorni dell’Hydra e conflitti nella comunità dei supereroi, cosa attende lui e i suoi agenti?

Ne ha parlato lo stesso Guggenheim, commentando innanzitutto la situazione dello S.H.I.E.L.D. dopo le rivelazioni del crossover Standoff.

 

Agents of S.H.I.E.L.D. #7, copertina di German PeraltaLa situazione è complessa, ma è qui il bello della storia. Devo restare molto abbottonato per evitare spoiler, ma sappiate che tra gli agenti nessuno sa che Maria Hill non è più il vero comandante dello S.H.I.E.L.D. Il che significa che i suoi sottoposti, incluso Coulson, la considerano ancora un’autorità. Nel numero #7 la vedremo agire di conseguenza, in modo molto curioso.

Come ho detto spesso, era solo questione di capire quando l’Hydra sarebbe tornata. Abbiamo sempre saputo che una volta riportata indietro, avrebbe dovuto avere un ruolo importantissimo, non limitarsi semplicemente a fare la sua ricomparsa. Tutto quel che state leggendo è stato pianificato da tempo e fa parte di uno schema delle cose più ampio, che coinvolge lo S.H.I.E.L.D.

Grant Ward era un agente, scomparso durante una missione sotto copertura, situazione narrativa che adoro, probabilmente perché comporta la tentazione di avvicinarsi troppo al proprio nemico e diventare simile a lui, la preoccupazione più importante di ogni infiltrato. Ho pensato che sarebbe stato un modo interessante di corrompere il nostro Ward e di spiegare perché sia parte dell’Hydra.

Il fatto che vi stiamo raccontando il suo passato non è casuale, ma strettamente connesso con altre storie che vengono narrate in questo periodo. C’è ancora molto da dire su di lui e sul modo in cui il suo tradimento ha colpito Coulson. Dopotutto, nell’attuale arco narrativo, intitolato The Coulson Protocols, vedrete moltissimi flashback che riguardano il leader della squadra e le persone attorno a lui.

Leo Fitz è probabilmente il più controverso dei miei personaggi, quello più distante in assoluto dalla sua versione per il piccolo schermo. Una scelta consapevole, per segnalare la nostra originalità rispetto alla serie TV. Volevo un personaggio che fosse drammatico in una specifica direzione e ho scelto Leo, che attualmente è uno dei miei preferiti da scrivere, per la sua lingua deliziosamente tagliente.

 

Guggenheim dice di essersi divertito a coinvolgere persone, luoghi e situazioni da ogni angolo dell’Universo Marvel, cercando di utilizzare personaggi già esistenti, a meno che la cosa non comporti incoerenze. Un esempio è John Walker, l’ex U.S.Agent, sostituto di Capitan America negli anni Novanta.

 

Sono un grande fan del personaggio, creato da Mark Gruenwald nelle sue storie di Cap. Ci sono così poche opportunità di fare riferimenti ai personaggi invece di crearne di nuovi. Ogni volta che riesco nell’impresa è una vittoria.

 

The Coulson Protocols, come arco narrativo, termina con il numero #6 della serie e con una connessione profonda con Civil War II, che non lancia soltanto i tie-in dell’evento, ma anche il prossimo ciclo di storie; questo prevede un cambio importante di status per molti dei personaggi dovuto alla Guerra Civile, che vedrà gran parte delle spie dalla parte di Carol Danvers, alias Capitan Marvel.

 

Coulson, con l’incarico di catturare Tony Stark, capirà ben presto che ci sono due versioni della storia che ha portato a questa decisione, e ha intenzione di sentire quella di Iron Man. Cosa che metterà in moto una serie di eventi che lo coinvolgeranno inestricabilmente.

 

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Fonte: Comic Book Resources