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Mi sono divertito moltissimo, perché i due personaggi, sotto molti punti di vista, sono agli antipodi, hanno aspetto, movenze e linguaggio del corpo molto distinti. Giocare con questo contrasto è stato interessante perché sono sempre stato un grande fan di quei fumetti in cui i personaggi sono fortemente differenti, anche visivamente. Penso al classico trio mutante Wolverine/Colosso/Nightcrawler.
Quel che Deadpool e Gambit hanno in comune è la presunzione, che li rende estremamente complementari. Remy è più un seduttore sicuro di sé, mentre Wade è rilassato e buffone, soprattutto con i lettori. Ma entrambi sono estremamente teatrali a proprio modo. Ovviamente, la storia è piena di humour, occasione di espressioni facciali buffe e decisamente varie.
Nella storia ci sono anche apparizioni di Spider-Man e Daredevil. Avevo già realizzato un fumetto digitale Infinite Comics con protagonista il primo, e la cosa mi ha aiutato nell’affrontare il compito di ritrarre una icona del genere. Sono un ammiratore del lavoro di John Romita Sr. sul Ragno e la prospettiva di disegnarne il costume era terrorizzante, per me. Ma alla fine non mi lamento del risultato.
Nel corso della storia, ho anche avuto modo di giocare con l’aspetto di altri personaggi, che appaiono sotto mentite spoglie. Un sacco di volti noti di seconda, terza e quarta fascia fanno capolino. Direi proprio che non ho corso il rischio di annoiarmi.
Fonte: Marvel
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