Non poteva che prendere le mosse dalla recentissima rivelazione sul progetto inizialmente battezzato Dead No More, la consueta chiacchierata di Axel Alonso con la redazione di Comic Book Resources, in cui l’Editor-In-Chief della Marvel commenta settimanalmente ciò che di più rilevante bolle in pentola. Ora che sappiamo che in realtà si tratta di un vero e proprio evento dedicato a Spider-Man, il cui vero titolo è The Clone Consiparcy, ecco le considerazioni di Alonso:

 

The Clone Conspiracy #1, copertina di Jim Cheung

The Clone Conspiracy #1, copertina di Jim Cheung

In tempi come questi, in cui è quasi impossibile mantenere un segreto, abbiamo voluto nascondervi i particolari più importanti il più a lungo possibile. Ecco perché abbiamo sponsorizzato la storia con un certo slogan per poi rivelare un titolo del tutto diverso. Dopo il Free Comic Book Day, c’erano abbastanza fili già tessuti da permettere ai lettori più attenti di trovare il bandolo della matassa, ma abbiamo comunque mantenuto le carte coperte.

Sappiamo che La Saga del Clone è un terreno fragile su cui tornare a camminare e si è parlato molto in redazione di quanto la questione sia delicata ed evochi reazioni molto diverse a seconda dei lettori. Ma Dan Slott non si è mai fatto intimorire da questo genere di cose e abbiamo pensato di dare un titolo sensato alla vicenda che sta raccontando. Insomma, lo Sciacallo è tornato più in forma che mai e, a tutti gli effetti, ci sono dei cloni coinvolti nella storia. Tuttavia, non aspettatevi assolutamente nulla di già visto.

Se certamente ogni evento dedicato a Spider-Man è estremamente importante per noi, in particolare da Spider-Island in poi, questa volta abbiamo deciso di dedicare all’arco narrativo uno spazio editoriale che esula dalla serie regolare, perché il materiale era semplicemente troppo corposo. Ecco perché Dan sarà affiancato da Christos Gage nella scrittura di Amazing Spider-Man durante The Clone Conspiracy, per potersi concentrare al massimo su di essa.

 

Abbandonando l’Uomo Ragno, Alonso ha commentato il team creativo del nuovissimo titolo in solitaria della linea Star Wars: la miniserie dedicata ad Han Solo (QUI trovate la nostra recensione del numero #1), che sarà realizzata dalla coppia composta da Marjorie Liu e Mark Brooks.

 

Marjorie è stata la primissima autrice a cui ci siamo rivolti quando è nata l’idea di realizzare miniserie dedicate a Guerre Stellari. Le abbiamo chiesto quale personaggio avrebbe voluto trattare e lei ci ha risposto con un sacco di idee diverse. La proposta per Han Solo era la più convincente e pertanto l’abbiamo scelta. Siamo sicuri che tutti vogliano vedere Han pilotare il Millennium Falcon nel viaggio definitivo attraverso la galassia.

 

Applausi anche per Mark Brooks, che lascia gran parte dei suoi impegni come copertinista, ruolo in cui si è fatto molto apprezzare negli ultimi anni, per passare a disegnare gli interni della serie. L’artista è un fan sfegatato di Star Wars e non vedeva l’ora di cogliere un’occasione del genere. L’ultimo commento importante della settimana è dedicato a Vote Loki, il più recente dei titoli Marvel che potremmo definire “non-allineati”, fortemente satirico e di argomento politico.

 

Vote Loki non rifugge dal commento alla politica americana, ma lo fa da un punto di vista assolutamente non di parte. Nessuno, sia egli Democratico, Repubblicano o indipendente, sfuggirà alle sferzate di Christopher Hastings e Lagdon Foss. Ciò detto, la serie ha effettivamente qualcosa da dire sulle elezioni che ci attendono e questa particolare epoca della nostra società. Non credo che nessuno di noi abbia mai visto nulla di simile a queste elezioni presidenziali. Nemmeno Hastings e Foss.

 

 

Fonte: Comic Book Resources