Felice come una Pasqua per la vittoria del titolo NBA dei suoi adorati Cleveland Cavaliers, Axel Alonso torna come ogni settimana a commentare i destini recenti e le prospettive future della Marvel Comics, nelle sue vesti più che istituzionali di Editor-In-Chief. Il primo argomento toccato? Mosaic, il nuovo personaggio che da ottobre avrà una sua serie regolare, scritta da Geoffrey Thorne e disegnata da Khary Randolph.

 

 

Mosaic #1Gerry Duggan mi ha presentato Geoffrey un paio di anni fa, quando lavorava per Marvel Animation. Da allora, abbiamo semplicemente aspettato il progetto giusto. Alla fine è stato Nick Lowe, editor dei progetti sugli Inumani, a creare assieme a lui un nuovo personaggio dai poteri affascinanti che ci permetterà di raccontare storie diverse da tutte le altre. Khary ha donato a Mosaic un aspetto strepitoso. Tenete d’occhio il personaggio, perché getterà una lunga ombra ben al di fuori dalla sua serie, a partire dall’apparizione in Uncanny Inhumans #11.

Sembra che i fan vogliano più nuovi personaggi e noi siamo ben felici di darglieli. Mosaic è un eroe perfettamente inserito nei nostri tempi, una persona piena di problemi e profondamente ferita. Quando lo incontreremo, sarà pieno di sé e convinto di essere padrone del mondo. Pertanto i suoi nuovi poteri saranno per lui una vera e propria maledizione, che gli farà perdere tutto. Avrà la forza morale per usarli e metterli a frutto o ne verrà schiacciato?

Abbiamo già rivelato i suoi poteri di possessione delle altre persone. Non è Deadman, non è il protagonista di Quantum Leap. Quando prende possesso dei suoi ospiti, vive nel loro corpo, impara da ognuno di loto, cammina nei suoi panni e non può fare a meno di cambiare. Proprio questi mutamenti della sua personalità saranno l’interesse della storia. In una società come la nostra in cui tutti sono pronti a giudicare e a spaventare il prossimo, avrà molto da dire, alla luce di queste sue esperienze. Di per sé, Mosaic non è cattivo. Certamente è un presuntuoso che ha un sacco di strada da fare.

 

Dopo aver commentato rapidamente le immagini promozionali della prossima iniziativa Marvel NOW!, che vi abbiamo mostrato recentemente, confermando che l’immagine degli eroi in frantumi ha a che vedere con le conseguenze di Civil War II, Alonso ha parlato della chiusura di Howard The Duck.

 

Due volumi della serie e un successo non trascurabile, hanno dimostrato che nella nostra offerta di fumetti c’era e c’è tuttora spazio per storie umoristiche. Chip Zdarsky e Joe Quinones hanno sempre avuto in mente un finale per la storia che stavano raccontando e ora potremo leggerlo tutti quanti. Non preoccupatevi per loro due, dato che abbiamo intenzione di tenere entrambi molto occupati.

 

Applausi per Nick Lowe, editor delle testate ragnesche, nonostante la chiusura della serie Web-Warriors. La testata ha, secondo Alonso, avuto il merito di portare alle estreme conseguenze l’idea di base di Ragnoverso, uno degli eventi dedicati a Spider-Man più importanti degli ultimi anni. La sua chiusura coincide con l’arrivo di The Clone Conspiracy e i lettori possono aspettarsi dei riferimenti nascosti qui e la, durante l’evento in arrivo. In chiusura, una rapida dichiarazione sul debutto della settimana: Deadpool v Gambit #1.

 

Sembra che i lettori non si stufino mai di vedere materiale su Gambit, che è sempre stato tra i preferiti in ogni team di supereroi di cui ha militato, oltre ad aver avuto numerose miniserie dedicate a lui nel corso degli anni. Ora come ora, mi pare di capire che anche Deadpool goda di una qualche moderata popolarità, non credete? Ben Acker e Ben Blacker hanno messo assieme una storia meravigliosa con due personaggi amatissimi. Non vedevamo l’ora che uscisse.

 

 

Fonte: Comic Book Resources