L’operazione di riscrittura dell’universo animato di Hanna-Barbera in casa DC Comics continua: dopo Scooby Doo Apocalypse e Future Quest, gli occhi sono ora puntati sulla prossima serie che si presenta ai nastri di partenza… e stavolta non è solo un modo di dire, visto che stiamo parlando di Wacky Raceland, la riscrittura in chiave post-apocalittica e in stile Mad Max delle classiche Wacky Races che ci hanno tenuto compagnia nei pomeriggi televisivi di infanzia. Ma naturalmente, aspettiamoci di incontrare versioni di Dick Dastardly, Muttley, Penelope Pitstop, Peter Perfect e degli altri squinternati corridori molto più crude e inquietanti dei rassicuranti beniamini del vecchio cartone. Il team creativo della serie è composto dall’autore Ken Pontac e dal disegnatore Leonardo Manco, ed è lo stesso Pontac dalle pagine di ComicBook a spiegare come Wacky Raceland sia stato concepito come un fumetto molto oscuro e violento, popolato da versioni rivoluzionate dei classici personaggi.

 

Wacky Raceland #1Wacky Raceland sfoggia apertamente e orgogliosamente le influenze di Mad Max: Fury Road. Trasferire questa proprietà per ragazzini di una generazione passata in un mondo post-apocalittico è stato divertentissimo. La direttiva più importante che ho ricevuto dalla DC, dopo che ho consegnato la mia prima sceneggiatura, diceva che non ero stato abbastanza estremo… ed è una linea di confine sulla sabbia (radioattiva!) che sono stato molto contento di oltrepassare.

Una delle cose che ho immaginato è che in questo mondo dove la scienza è impazzita, anche le auto dovevano avere una loro voce nel corso della storia. Erano tutte auto regolari prima che il Telecronista “le risvegliasse”, e nelle prime fasi si comportano un po’ da Pinocchio. Ogni auto ha una personalità diversa e alcune hanno un rapporto complicato con i loro piloti. La Mean Machine passa molto tempo a lamentarsi di Muttley, che odia. La Compact Pussycat forma una squadra affiatata con Penelope, mentre la Turbo Terrific sa che Peter Perfect è un bellimbusto e spesso infierisce sulla sua vanità.

Wacky Raceland #1, sketch variant cover

È difficile dire se ci sia un vero “eroe” nella storia, ma direi che Penelope risulti più vicina al lettore di quanto non facciano molti altri. La sua storia sarà narrata nel numero #3, e diciamo che ne ho fatte passare di tutti i colori a quella povera ragazza! Gli eroi sono definiti dalle scelte e dai sacrifici che fanno, e vedremo parecchio di entrambe le cose nei numeri successivi. Al momento sono al lavoro sul numero #5, dove Muttley ha una strabiliante scena eroica che definisce le sue origini.

In questo mondo, il Telecronista è in realtà la Telecronista e ha una voce femminile dolce come il miele (alcuni personaggi la chiamano al femminile e la definiscono una strega, ma ancora nessuno ha sottolineato quanto sia sexy la sua voce). È presente in ogni numero, è quella che dirige l’azione e che orchestra diverse situazioni sadiche per i Corridori. Qua e là ho seminato degli indizi sulle sue intenzioni e sulle sue origini, che saranno rivelate in un arco narrativo di due numeri più avanti. Inoltre avremo dei flashback che ci mostreranno il mondo com’era prima della catastrofe e, prima o poi, scopriremo quando e in che modo tutto è andato storto.

 

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Fonte: Comic Book