Cosa può capitare in un mondo in cui l’arte umana prende vita? Se le storie che vi accadono sono scritte da Shaun Simon e disegnate da Mike Allred, nella serie Art Ops targata Vertigo, può accadere praticamente di tutto. Il protagonista della storia, Reggie, scopre che non soltanto le opere d’arte possono diventare senzienti e vitali, ma che esiste una squadra speciale, gli Art Ops, appositamente creata per tenerne sotto controllo il comportamento.

Al team creativo della serie sta per aggiungersi un artista che può dare un taglio visivo profondissimo a questa bizzarra storia: Eduardo Risso.

 

Art Ops #6, copertina di Mike AllredShelly Bond, editor Vertigo, mi ha trascinato su questa serie. La storia vede due capitoli ambientati negli anni Settanta e lei ha pensato che il mio stile fosse l’ideale per disegnare questi due numeri in particolare. Non ho esitato a rispondere alla chiamata, dato che il progetto è del tutto nuovo come idea e, pertanto, una sfida stimolante.

Non so se i lettori debbano aspettarsi molto da me, in questo caso. La mia intenzione è ovviamente quella di fare del mio meglio con il bizzarro materiale che abbiamo a disposizione. Non vedo l’ora di capire quale sarà la loro reazione ai miei disegni e alle idee che ho avuto.

Il tema della storia mi interessa perché io ho sempre la sensazione che la mia arte prenda vita. Per me, la pagina bianca di una tavola da disegnare è sempre una finestra su un’avventura, che io vivo a tutti gli effetti, come se avessi una videocamera in mano mentre mi muovo nel mondo che cerco di restituire ai lettori, per trascinarli in quello spazio. Inoltre, mi piacerebbe che ogni pezzo d’arte potesse prendere vita, per riflettere al meglio il tempo e l’epoca dell’Uomo in cui è stato creato.

 

Risso ha disegnato Art Ops appena prima di The Dark Night: A True Batman Story, che racconta il trauma personale dello sceneggiatore Paul Dini, aggredito tanti anni fa da un ladro, in chiave fumettistica e supereroistica. Due opere distantissime tra loro.

 

Non avevo mai lavorato prima con Shaun Simon, quindi non so dirvi molto su di lui come scrittore, dato che ho disegnato soltanto questi due capitoli della sua storia, ma la collaborazione, per quanto breve, è stata molto interessante e piacevole. Sono sempre felice di lavorare con autori che mi concedono grande libertà e credo che questo abbia reso migliore il prodotto finale. Spero che vi divertirà leggerlo quanto mi ha divertito disegnarlo.

 

 

 

Fonte: Newsarama