Lo sceneggiatore della testata James Tynion IV ha discusso si questo progetto lavorativo con Comic Book Resources, partendo dalla scelta dei membri del team.
È fantastico. Quando abbiamo iniziato a discutere di questo fumetto sapevamo che ci sarebbe stata una squadra come protagonista, cosa che non era mai davvero accaduta prima a Gotham.
Certo, ci sono state serie come Batman and the Outsiders in passato, ma si svolgevano sempre oltre i confini della città e utilizzavano personaggi non provenienti da Gotham per storie dal taglio più supereroistico.
Volevamo creare delle fondamenta solide a Gotham con personaggi che fanno parte della famiglia di Batman, ma che allo stesso tempo non si conoscono così bene tra loro. Ora abbiamo quindi una combinazione senza precedenti ed è necessario trovare un equilibrio tra le varie personalità, chiedersi quale sia il ruolo preciso di ogni singolo membro del team.
Grande importanza in questa serie avrà senza dubbio Batwoman:
Conoscendo Batman, se c’è una cosa che non gli andrà mai a genio è lasciar perdere. Delegare ad altri qualcosa di importante gli viene davvero difficile, come vedrete nei prossimi numeri. Anche se lo stesso Batman ha scelto Batwoman per la sua esperienza e le abilità nel lavoro di squadra piuttosto che in solitaria (ossia come Batman ha sempre lavorato) per via del passato militare, c’è un conflitto latente tra loro imperniato sulla logistica. Batman e Batwoman sono sicuramente i due leader di questo fumetto.
Onestamente, ho avuto modo di scrivere scene davvero divertenti. Batwoman si ritiene sullo stesso piano di Batman, non una figura secondaria. Del resto sono cugini, molto simili per natura. Era necessario dare il giusto ruolo a entrambi. Batman crede di aver fatto un grosso favore a Batwoman, permettendole di conoscere il suo più grande segreto, la sua identità civile, ma lei la conosceva già. Questo è stato un punto di svolta nel primo numero.
Sorprendente è stata invece l’inclusione di un supercriminale come Clayface:
Hai sempre bisogno di una wild card, un personaggio di cui non conosci bene lo stato e le intenzioni. Inoltre, in senso molto pratico, c’è bisogno di qualcuno che abbia dei poteri molto diversi da tutti gli altri nella squadra.
Quando mi sono messo a pensare a chi potesse essere il personaggio perfetto per questo ruolo, Clayface mi è saltato subito in mente. Si tratta di una figura molto interessante che ha avuto diverse iterazioni negli anni e, inoltre, fa parte della mitologia di Batman da decenni. Per quanto mi riguarda, la versione più potente di Clayface è sempre stata quella con un passato tragico, ed è questo il motivo per cui ho voluto Basil Karlo nella serie.
La prima versione di Clayface è quella la cui vita è stata distrutta da un incidente che lo ha proiettato nella parte peggiore dell’umanità. Nel profondo, Basil non è mai divenuto Clayface, non era questo il suo piano. Voleva essere un grande attore. Il che, se ci pensate, è perfetto: essendo Clayface poteva impersonare chiunque. Ma, come stabilito da Scott Snyder e Greg Capullo, ha perso l’abilità di tornare alla sua forma originale. Non può più essere chi era in origine, si è praticamente perso nei ruoli che impersonava.
C’è qualcosa di davvero tragico e umano in tutto questo e volevo poter giocare con un personaggio che è in cerca di redenzione, pur non essendo altruista come gli altri. Non punta a essere uno dei più grandi eroi del mondo, ma di certo vuole essere la miglior versione possibile di se stesso.
Infine, Tynion IV si è concentrato su Cassandra Cain:
Abbiamo appena reintrodotto Cassandra Cain in Batman and Robin Eternal. Continueremo a costruire la sua storia partendo da ciò che abbiamo raccontato su quelle pagine, dato che oggi lei è qualcosa di più rispetto al personaggio che era nei tardi anni ’90 e primi 2000, quello che i lettori ricordano.
Onestamente, considero Cassandra Cain la migliore combattente dell’Universo DC. È stata allenata a imparare il linguaggio del corpo prima di quello verbale e può leggere le mosse di chiunque. Quello che le manca è l’interazione umana e interpersonale. Conosce le parole, ma non è brava a comunicare. È un personaggio parecchio silenzioso, che sta provando a capire se stessa e il suo ruolo nel mondo. Sa di poter essere un’arma mortale, ma desidera che le sue abilità siano utilizzate a fin di bene. Purtroppo non è ancora in grado di trovare un equilibrio con la propria umanità.
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Fonte: CBR
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