L’era Rebirth della DC Comics ha finalmente avuto inizio con l’uscita del prologo ufficiale del rilancio, DC Universe: Rebirth #1 (QUI la nostra recensione) e quelli delle serie con protagonisti Batman, Superman, le Lanterne Verdi e Freccia Verde (insieme a Black Canary). Architetto e supervisore dell’intero progetto è Geoff Johns, Chief Creative Officer della casa editrice, che ha recentemente parlato di Rebirth con The Hollywood Reporter.

 

DC Universe: Rebirth #1, copertina di Gary FrankÈ qualcosa di molto personale per me. Ci ho messo molta della mia passione per questo universo, tutto ciò che amo. Spero che anche i lettori possano amarlo, spero che diano una risposta positiva. Sono molto contento che nulla sia trapelato prima dello scorso week-end, all’uscita del prologo, perché abbiamo lavorato duramente per tenere tutto segreto. Volevo che i lettori sperimentassero appieno questo viaggio emozionale, perché ritengo che le emozioni siano la cosa più importante al riguardo. Non c’è così tanta trama in questo fumetto: è tutto basato sui personaggi.

Ho una passione smisurata per i personaggi DC, ovviamente. La cosa che preferisco, fin dai tempi in cui lavoravo a Stars and STRIPE, è riportare in auge personaggi usciti di scena, o quelli che sono stati sottovalutati, come Aquaman e i Giovani Titani, e lavorarci sopra. Mostrare l’amore che nutro per loro, sperando di trasmetterlo nelle storie che racconto, così che anche altre persone possano innamorarsene. Tutto ciò che voglio è essere una sorta di evangelista e diffondere l’amore per questi personaggi. È ciò che preferisco in assoluto.

Sulla porta del mio ufficio alla DC c’è questa enorme immagine di Capitan Cold, non perché sia il mio personaggio preferito, anche se mi diverte sempre un sacco, ma perché l’ho reintrodotto all’inizio delle mia gestione su Flash assieme agli altri Nemici, mentre tutti mi dicevano che era inutile, che non piaceva a nessuno. Io ero in disaccordo. Penso che ogni personaggio abbia del potenziale: bisogna solo metterlo sul palco e farlo interagire con i pezzi da novanta. Abbiamo fatto proprio questo con Capitan Cold e gli abbiamo dato la popolarità che merita.

DC Universe: Rebirth #1, anteprima 01Stessa cosa con i Giovani Titani. Tutti dicevano che avrei dovuto lasciare perdere, che il fumetto sarebbe stato un fallimento. Quando ho dichiarato di voler lavorare su Booster Gold, dopo la pubblicazione di 52, mi dicevano che la mia carriera sarebbe finita. Ma ho sempre creduto nei personaggi e nella loro storia. Infatti, all’alba de I Nuovi 52, oltre a Justice League, ho scelto di lavorare anche su Aquaman, con tutti che si chiedevano il perché di questa scelta.

Ho raccolto tutto l’amore, tutta la passione che ho per l’Universo DC e ho cercato di riversarli in questo speciale [DC Universe: Rebirth #1 – NdR]. Su qualsiasi personaggio si focalizzi la storia, da Flash, ad Atom, a Blue Beetle, ho cercato di raccontare tutto come qualcosa di coeso.

 

Johns ha poi discusso della scelta di utilizzare la parola chiave Rebirth (“Rinascita”) per questo rilancio, termine che aveva già segnato il ritorno in scena di Lanterna Verde (Hal Jordan) e Flash (Barry Allen).

 

DC Universe: Rebirth #1, anteprima 02“Rebirth” significa molto per me. La verità è che, anche se solo le miniserie di Lanterna Verde e Flash si chiamano Rinascita, questa parola vale per molto di ciò che ho fatto, basti pensare ai Giovani Titani, ad Aquaman e Booster Gold: anche i loro fumetti potevano intitolarsi Rebirth.

Abbiamo una writers room alla DC con una lavagna che copre un’intera parete: ho passato ore lì dentro a scrivere una lista di tutte le cose che amo della DC e delle cose che ritenevo non fossero presenti nei fumetti che stiamo pubblicando. Mi sono seduto, ho riletto tutto e ho capito che non avvertivo più alcun senso della storia, l’eredità, la speranza, l’ottimismo, la coesione dell’universo narrativo, i legami emozionali che rendevano il tutto unito. Negli anni, qualcosa era andato perduto. Non solo alcuni personaggi, ma anche qualcosa di meno definito e identificabile.

Ne sono uscito con l’idea di dar vita a una storia emozionale. Ho pensato a chi potesse essere il personaggio che ci avrebbe accompagnato in questa storia e ho capito che l’unico che personifica tutti quegli aspetti è l’originale Wally West, che è quindi diventato il fisiologico narratore di questo fumetto. Penso che Rebirth, il lancio di queste nuove serie, non sia semplicemente un rilancio, ma qualcosa che vada a riabbracciare la nostra storia, la sua eredità. Questo è tutto ciò che conta.

 

Si è poi inevitabilmente parlato della scelta, coraggiosa quanto discutibile, di integrare i personaggi di Watchmen nella continuity principale DC Comics.

 

DC Universe: Rebirth #1, anteprima 03È stata una mossa audace, ma, allo stesso tempo, con I Nuovi 52 era come se qualcuno avesse messo un muro di mattoni davanti a tutto ciò che era accaduto prima. Nella mia mente, questa modifica aveva cambiato tutto, recidendo la connessione emozionale che avevo con alcuni personaggi, come Raven e Superboy (Connor Kent), che sono tra i miei preferiti. Erano stati reintrodotti nel nuovo universo, ma modificati in maniera significativa, in un modo che mi aveva fatto provare rabbia o, peggio, apatia nei loro confronti. Non mi interessava più di loro.

Uno dei miei primi obiettivi è stato dunque quello di abbattere questo muro con un martello gigante. Nel fare questo, la mia idea di base era che qualcuno avesse rubato dei momenti chiave dall’Universo DC, l’equivalente di circa dieci anni. Non parliamo solo di tempo, ma di passaggi narrativi in cui i personaggi si erano legati tra loro. Di qualsiasi momento o storia si trattasse, qualcuno li aveva presi e portati via. Ed è questo il motivo per cui i personaggi erano diventati così freddi l’uno con l’altro: perché non avevano più una storia comune.

DC Universe: Rebirth #1 anteprima 01

DC Universe: Rebirth #1 anteprima 01

Questo mi ha consentito di riflettere sul perché questi personaggi fossero più giovani e non avessero legami emotivi, ma che, nonostante tutto, ciò che mancava stava lottando per tornare. Non si possono sconfiggere cose come la speranza e l’ottimismo. Questo è il motivo per cui Batman, il personaggio più oscuro di tutti, continua a combattere: crede nella possibilità di un domani migliore. In alternativa, si fermerebbe. Volevo davvero dare uno scossone all’Universo DC che potesse riportare un senso di speranza e ottimismo.

Perciò avevo bisogno di un personaggio che personificasse una disconnessione dal senso di speranza e ottimismo, qualcuno che potesse anche manipolare il tempo. Ed era lì, davanti a me. Avevo un essere che non un semplice villain o un antagonista, ma un’entità che ha guardato all’Universo DC e lo ha testato, rimuovendo questa frazione di tempo per ragioni tutte sue che verranno rivelate più avanti, ma principalmente per motivi di studio. Sapevo che era qualcosa di rischioso, ma erano rischi che dovevamo correre. Quando ho pensato di usare il Dottor Manhattan, sapevo che sarebbe stata una scelta forte, ma sapevo anche che tematicamente e metaforicamente non ce n’era una migliore. Penso che tutto ciò abbia davvero intrigato i lettori.

 

In conclusione, Johns ha parlato del suo immediato futuro professionale:

 

Mi prenderò un pausa. DC Universe: Rebirth è il mio ultimo fumetto per qualche tempo e Justice League #50 è il mio ultimo numero di un mensile. Ma, lo sapete, i fumetti sono il mio primo amore. Tornerò. Ho impostato alcune cose in questo speciale sulle quali vorrò tornare, ma ho bisogno di prendermi una pausa e occuparmi di altre cose. Non starò via a lungo. Per un po’ sarà bello leggere i fumetti semplicemente da appassionato.

 

Nella gallery sottostante trovate nuovi character design diffusi da DC Comics con Artemis, Batman Beyond, Bizarro, Bumblebee, New Super-Man e Red Robin (Tim Drake) realizzati da Giuseppe Camuncoli, Bernard Chang, Brett Booth, Viktor Bogdanovic ed Eddy Barrows.

 

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BATMAN

SUPERMAN

WONDER WOMAN

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CYBORG

FRECCIA VERDE

SUICIDE SQUAD

CAPPUCCIO ROSSO E I FUORILEGGE

TITANI

 

 

Fonti: THR | CBR