Dopo due storie dedicate a Paperino e in cui Zio Paperone era totalmente assente, per Don Rosa è tempo di tornare a giocare con il suo personaggio preferito. La tavola di apertura di Zio Paperone e un fiume di soldi risulta essere il riassunto dell’opera che, pochi anni dopo, avrebbe consacrato Don Rosa come erede di Carl Barks. Lo Zione, infatti, racconta in poche vignette i fatti salienti della sua vita: dalla Scozia al Mississipi, dal Montana al Klondike, fino a Paperopoli, anticipando così ciò a cui il cartoonist del Kentucky si sarebbe dedicato.
Questa quinta storia rappresenta anche l’esordio donrosiano dei nemici più classici di Zio Paperone: la Banda Bassotti, che vediamo subito in azione nell’ennesimo fallimentare tentativo di derubare il papero più ricco del mondo. Fedele al corpus barksiano, preso in considerazione come una ferrea continuity, Rosa fa inoltre tornare un personaggio secondario dell’Uomo dei paperi: lo scienziato goloso di cavoli già visto in Zio Paperone e l...
Nella sua quinta storia, Don Rosa riporta in scena l’amato Paperone per il più classico degli scontri: guerra aperta con la Banda Bassotti!
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