La disegnatrice Nik Virella parla di Hyperion dalle pagine del sito ufficiale Marvel. La serie, che gode dei testi del romanziere Chuck Wendig, ha debuttato negli Stati Uniti lo scorso marzo e racconta il viaggio del quasi invulnerabile e potentissimo leader dello Squadrone Supremo, in giro per gli Stati Uniti del mondo che lo ha accolto dopo la distruzione del Battleworld e della sua realtà di origine. Assieme a lui, la giovane Doll, una fuggitiva dal passato ancora da scoprire, inseguita da una serie di personaggi poco raccomandabili. L’artista ha iniziato commentando il costume di Hyperion, decisamente diverso rispetto al passato.

 

Hyperion #1Il look giallo e nero è familiare, ma comunque differente, il risultato di un processo di modernizzazione che lo rendesse più affusolato pur rispettando quello tradizionale. Inoltre, in questa storia, Hyperion è perlopiù vestito da comune camionista, mentre attraversa le strade del sud e del centro degli Stati Uniti.

Il costume doveva segnare il più possibile una discontinuità e risultare epico, quando compare. È spettacolare vederlo volare sopra le teste dei cattivi tra scie fiammeggianti. Inoltre, per la prima volta disegno un supereroe con un mantello. Splendido!

Come tanti disegnatori, anche io non sono una fan dei veicoli, delle auto, dei furgoni. Sono un casino da disegnare. Se devo scegliere un difetto della serie, è proprio questo: che ce ne sono un sacco, perché si tratta di una road story. Eppure è strano, dato che da piccola ero appassionatissima di autopiste. Comunque si tratta sempre di una sfida stimolante.

Creare il personaggio di Doll assieme a Chuck Wendig è stato divertente. Volevo che avesse uno stile spocchioso e un po’ da maschiaccio e l’ho riempita di una serie di caratteristiche prese di peso da una mia amica d’infanzia.

Hyperion #1, anteprima 01Ad esempio i suoi capelli color verde menta, che sembrano tinti con una bibita gassata. Al liceo, questa mia amica si tingeva in continuazione, quindi si tratta di una citazione affettuosa.

Anche i tatuaggi di Doll sono stati divertente, soprattutto quello al collo, che dovrebbe somigliare alla cucitura della testa delle bambole di pezza. Cosa curiosa, dato che lei è tutt’altro che una bambolina. Certo, è giovane, ma è piena di risorse, indipendente e soprattutto una sopravvissuta alle difficoltà che la vita le ha messo di fronte.

E poi ci sono i Giostrai che la inseguono, il cui look è folle. Per crearli, io e Chuck ci siamo confrontati a lungo sulla necessità di mantenere qualcosa che citasse l’estetica classica dei gestori ambulanti da luna park. Ma uno di loro, in particolare, volevo che risultasse diverso dagli altri. Si tratta di Poxy il Clown. Non è il classico pagliaccio in senso comico, ma certamente il genere di clown che fa sentire a disagio le persone. Quando la disegnavo avevo in mente sia un aspetto classico da pagliaccio francese, sia un’estetica da ninfa o, se vogliamo, da aliena.

 

 

 

Fonte: Marvel.com