Il disegnatore James Harvey entra nel dibattito in corso negli Stati Uniti, dove si fa un gran parlare, tra critici, appassionati e professionisti, del lavoro di Frank Miller come copertinista di Dark Knight III: The Master Race, considerato per nulla all’altezza dell’artista e sceneggiatore e di quel che ha mostrato, come disegnatore, nei tanti anni della sua leggendaria carriera. Tuttavia, la posizione di Harvey sulle matite di Miller è più problematica rispetto a un plauso o a una netta stroncatura.

 

Dark Knight III The Master Race #4, copertina di Frank MillerHo ricolorato la recente copertina di Frank Miller che mostra Wonder Woman e l’ho fatto per dimostrare una teoria. A dispetto dell’opinione generale, piuttosto compatta, credo che non ci sia in effetti niente di sbagliato nelle recenti illustrazioni di Frank Miller, se non che non vengono trattate in maniera corretta dal punto di vista dei colori.

La mia non è una critica diretta nei confronti della scelta del colorista, selezionato dallo stesso Frank e assolutamente abilissimo dal punto di vista tecnico e artistico, in grado di realizzare cose che io non potrò mai fare. Questa non è nemmeno una sorta di vetrina per le mie capacità personali, né una difesa di un certo stile di colorazione rispetto a un altro.

A gennaio di quest’anno mi sono messo alla prova a come colorista di Frank, non perché essere un colorista nel mondo dei comics sia mai stato un mio particolare sogno, né perché io sia il più grande fan di Miller, ma perché continuavo a vedere alcuni suoi disegni, che ritengo ottimi, distrutti dalla critica. Miller è un grande artista, ma la gente che parla del suo recente lavoro alle matite si comporta in modo folle. Mi sono sentito in dovere di dire la mia.

Ho parlato con un paio di editor alla DC e a quanto pare tutti, alla casa editrice, hanno apprezzato il lavoro di Miller in fase di realizzazione. Allora perché su ogni blog che leggo se ne parla come del peggio del peggio? Credo che la risposta stia nei colori, che, per quanto tecnicamente corretti, non sono in accordo con il tipo di illustrazione che abbiamo di fronte.

Il mio amico Julian Dassai ha detto meglio di me che queste immagini sono estremamente dinamiche e, in molti casi, puntano decisamente verso l’astrattismo. Cercare di completarle tramite una colorazione tradizionale non ha alcun senso, mentre un approccio dai colori piatti o addirittura la scelta di lasciarle in bianco e nero possono riuscire nell’impresa di mostrarne tutta l’energia.

 

Ha ragione James Harvey? Difficile dirlo. Certamente la sua è una visione interessante della questione. Ognuno di voi può farsi un’idea scorrendo le immagini da lui realizzate e comparandole con le originali, qui in coda all’articolo. Trovate anche esempi di ricolorazione che riguardano altri lavori recenti di Frank Miller che, secondo Harvey, migliorerebbero grazie a scelte cromatiche più estreme, quasi pop.

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 01

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 02

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 03

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 04

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 05

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 06

 

James Harvey, Dark Knight III, ricolorazione 07

 

 

Fonte: Harvey James