Merry MenRobin Hood è un’icona folkloristica, ma nonostante la sua mitologia sia stata raccontata in molte forme e sia ormai entrata nella leggenda, ci sono ancora diverse interpretazioni originali possibili. Lo abbiamo visto rappresentato come un ribelle, come un ardito furfante e addirittura come una volpe antropomorfa, ma una nuova serie a fumetti Oni Press ce lo mostrerà sotto un punto di vista sorprendente che spiegherà perché viene visto come un fuorilegge.

Il prossimo 1° giugno arriverà sugli scaffali americani la serie Merry Men, dove capiremo che l’abile arciere è braccato come un criminale per il suo essere omosessuale. Ambientato nel XII secolo, il fumetto racconta le avventure di Robert Godwin (Robin Hood) che si scopre avere una relazione con Re Riccardo, e così il Principe Giovanni lo bandisce rapidamente dal regno sulla base di una nuova legge contro l’omosessualità.

Godwin e i suoi amici si trasferiscono nella foresta di Sherwood e sono a loro agio in questa vita lontano dalla società, fino a quando un uomo misterioso arriva per chiedere loro aiuto contro lo Sceriffo di Nottingham.

Lo sceneggiatore Robert Rodi (Elektra, Thor: For Asgard) ha presentato la serie:

 

Merry MenRobin Hood è l’eroe che combatte per i più deboli, che affronta l’autorità quando questa abusa del suo potere. Avendo presente questo elemento che dev’essere costante, il personaggio si presta a molte interpretazioni.

Merry Men ha iniziato a prendere forma nella mia mente quando, leggendo alcune recenti ricerche secondo le quali Robin Hood potrebbe essere stato ispirato dalle leggi contro l’integrazione sessuale, mi sono imbattuto in questa citazione di Thomas Hann: “Qualunque persona pensate sia Robin Hood, quella è Robin Hood”.

Era il periodo in cui la libertà e uguaglianza per il matrimonio occupava le prime pagine dei giornali, così ho deciso che Robin Hood sarebbe stato qualcuno che lottava per quel diritto. Nel XII secolo. In una foresta.

 

La disegnatrice Jackie Lewis (Lion of Rora) spiega invece come ha fornito una sua personale visione del personaggio leggendario:

 

Robin Hood rappresenta la quintessenza dell’eroe: coraggioso, bello e generoso. Rappresenta chi è emarginato e chi si batte per le ingiustizie. È uno spiraglio di speranza per le persone che ormai si sono arrese all’essere vessate dalle autorità, il tipo di persona che vuoi essere quando diventerai grande, perché dopo tutte le difficoltà, riesce sempre a salvare la situazione. Questo è ciò che rappresenta per me e ritengo che Robert abbia caratterizzato alla perfezione Robin con tutte queste qualità.

 

Ha continuato la colorista Marissa Louise (Fuga da New York, Robocop):

 

Quando ero una bambina correvo nei boschi, costruivo archi e frecce, posizionavo trappole, costruivo fortini e mi comportavo come una furfante, ma Robin Hood non aveva nessun particolare significato per me. Io mi comportavo così, perciò lo vedevo come una versione alternativa di me stessa, se fossi nata maschio nell’antica Inghilterra. Verità, giustizia e scherzi nella foresta.

 

Parlando della lavorazione del progetto, Rodi ha sottolineato la bravura dei suoi collaboratori:

 

Merry MenJackie è stata fantastica nel visualizzare i personaggi dando a ognuno di loro delle peculiarità. Nella mia testa erano un agglomerato di comportamenti e punti di vista, ma lei gli ha dato corpo personalizzandoli grazie alla postura e alla gestualità; Marissa invece gli ha infuso profondità e calore umano. Ora sento di conoscerli veramente, sarei in grado di distinguerli in mezzo alla folla. È un risultato gratificante e mi sento molto fortunato.

Ho dovuto affrontare anche degli ostacoli quando mi sono reso conto che non potevo escludere il personaggio di Lady Marion. Ma poi ho scoperto che non è solo un’interesse sentimentale per Robin Hood, ma una figura con caratteristiche precise ancor prima di incontrarlo, quindi mi sono concentrato su quelle. Inoltre ci sarà anche un capitolo interamente dedicato all’ordine femminile nell’Inghilterra medioevale, non volevo realizzare un’opera prima di donne.

Ci saranno romanticismo, avventura, intrighi a palazzo, campagne militari, frizioni religiose, spargimenti di sangue, sesso, subdoli avversari da sconfiggere. Non tutti riusciranno a sopravvivere al primo arco narrativo. Ho cercato di essere il più verosimile possibile nel raccontare il XII secolo con una storia in cui i lettori omosessuali del XXI potessero riconoscersi.

 

 
Fonte: Newsarama