James Asmus, co-autore di All-New Inhumans è pronto a raccontare insieme a Charles Soule, la seconda missione di Crystal e della sua squadra diplomatica e di intervento pronta a tutelare e proteggere gli interessi di Attilan e dei suoi cittadini in un mondo in cui ogni giorno si risvegliano nuovi NeoUmani, a causa della Nuvola Terrigena che ancora incombe sul pianeta. Dopo la prima missione del team, ormai completata, cosa ci aspetta nel futuro prossimo?

 

All-New Inhumans #1, variant cover 1Charles Soule ha concepito la storia di un piccolo gruppo in viaggio per il mondo con l’intento di aiutare i NeoUmani al risveglio da un’imprevista terrigenesi. All’istante, ho visto le implicazioni politiche di una tale formazione in viaggio per paesi stranieri e sovrani, opportunità narrativa da cogliere al volo. Ho sempre amato i fumetti che parlano anche di temi reali.

Il che non significa che venga meno la parte d’azione fantascientifica, ma mi entusiasmava raccontare qualcosa più che semplici supereroi che risolvono problemi. Ci sono ramificazioni diplomatiche per tutto quel che succede nella serie, il che dà vita a una realtà più complessa e conduce a scelte più difficili, dal momento in cui si intuisce che ci sono diversi tipi di eroismo coinvolti.

Sin dall’inizio ho trovato sensato un paragone con The Walking Dead, una serie che pone i protagonisti di fronte a delle decisioni pesantissime, non negoziabili, che obbligano a rinunciare alla propria identità morale più idealista. Come puoi mantenere i tuoi valori etici quando la tua vita è costantemente sotto minaccia?

La risposta è sempre parziale, ma il fatto è che questa è la domanda fondamentale del nostro fumetto. Abbiamo recuperato il personaggio di Sing-Cong dal passato della Marvel, fin dai primi anni delle storie dei Vendicatori, perché sapevamo che sarebbe stato perfettamente collocato in quest’atmosfera di geopolitica mescolata a fantascienza.

 

Se i compromessi diventano il pane quotidiano di Crystal, leader del gruppo in quanto parte della famiglia reale Inumana, il personaggio di Flint viene da lei scelto per far parte della squadra proprio perché ancora moralmente ingenuo e intatto, con il ruolo di faro morale e componente idealista.

 

Crystal è sempre stata compassionevole, ma pragmatica. Dopotutto è la prima Inumana che si è fidata dei terrestri, nelle vecchie storie dei Fantastici Quattro, ma ha accettato di sposare Ronan l’Accusatore per agevolare la pace coi Kree, ispirata da sentimenti nobili verso il proprio popolo, ma segnata dalle battaglie.

Se Flint rappresenta un’ancora per la sua anima, dall’altra parte troviamo Gorgon, il più schietto, irascibile, stagionato guerriero che ci sia, reso ancor più disilluso e sbrigativo dalla sua paralisi. Un’occasione, per noi, di mostrare lati del suo personaggio che non sono mai realmente stati esplorati.

 

Forse il personaggio più in cammino di tutti, sul punto di fare i conti con la propria infermità dal punto di vista emotivo e con ragioni precise per non sperimentare le mille soluzioni che un mondo fantascientifico come quello Marvel gli concederebbe.

Del resto, Asmus non nasconde che sin da subito, per volontà dell’editor Nick Lowe, l’obiettivo di questa serie è approfondire il più possibile tutti i componenti del gruppo, mettendoli di fronte a una serie di sfide personali e non, ispirandosi alle dinamiche narrative degli esordi di Chris Claremont sugli X-Men, gruppo di eroi molto diversi tra loro, di nazionalità disparate, che dovettero imparare a conoscersi. Non a caso, nel secondo ciclo narrativo, ci aspettano molte più situazioni da soap-opera e sottotrame sentimentali.

 

All-New Inhumans #5, copertina di Stefano CaselliIl personaggio di Living Dream che abbiamo introdotto, è nato dall’idea di Charles Soule per cui, in un mondo in cui dittatori e tiranni perseguono i NeoUmani in quanto diversi, uno di loro, di enorme potere, raggiunge una specie di stato spirituale, divenendo lui stesso un sogno. Dare una forma emotiva e psicologica a un personaggio del genere è stata una sfida interessantissima. L’idea di un villain che vive nella mente di chiunque senza realmente esistere nel mondo materiale è affascinante.

Swain è il risultato del fatto che avevamo bisogno di qualcuno che guidasse la nave del gruppo in modo che Crystal potesse muoversi liberamente. Come capitano della nave, era interessante dargli i poteri di empatia che gli servivano per comunicare con Hub, la gigantesca batteria Inumana e vivente che dà energia al veicolo. Insieme, possono controllare il settanta percento di quel che vi succede tramite conversazioni emozionali. Inoltre, Swain è utile per rompere le tensioni fra i componenti del gruppo, grazie al suo potere empatico.

Panacea nasce dal mio interesse verso le possibili conseguenze sulla psiche e sul cervello di una persona che subisce dei pesanti cambiamenti fisici, perdendo tutto quanto, anche la propria identità visiva, nella terrigenesi. Inoltre, per una storia come questa, un personaggio con capacità curative mi sembrava indispensabile. Mettere insieme le due cose è stato un caso fortuito: mi sono trovato con un personaggio in grado di curare chiunque, ma senza particolare desiderio di aiutare il prossimo.

 

Ospite del numero #5 è stato Spider-Man. Asmus ammette di aver avuto gran piacere a scriverne il personaggio, perché nella serie manca qualcuno che sia in grado di alleggerire le situazioni in modo umoristico, componente che l’autore ha nelle proprie corde. Inoltre, applausi per Dan Slott da parte sua, dato che la trasformazione attuale del personaggio risulta apprezzatissima.

Dall’universo ragnesco proviene anche Ana Kravinoff, la terza a vestire i panni di Kraven il Cacciatore, uno dei personaggi preferiti Asmus. Il suo ruolo come parte del gruppo sarà molto preciso. Il personaggio rimarrà oscuro e segnato a lungo, un’estensione del team di Crystal che avrà le sue grosse difficoltà ad entrare in sintonia con gli altri.

 

 

Fonte: Comic Book Resources