Vedere le prime pagine terminate ha decisamente avuto un effetto notevole sul modo in cui ho proseguito la scrittura della storia. Prima di tutto, i GuriHiru hanno avuto un peso del tutto pari al mio nel definire la personalità di Gwenpool. Ora che ho visto come la gestiscono, riesco a immaginarla realizzata da loro in molti scenari diversi. Ogni volta, arricchiscono i miei testi con meraviglioso umorismo visivo, liberandomi da parte del lavoro di scrittura delle parti comiche e alleggerendo di questo fardello la componente dei dialoghi.
Inoltre le espressioni facciali che hanno inventato per Gwen sono spassosissime. A volte mi capita di suggerire agli artisti il modo in cui il personaggio deve “recitare” sulla pagina. Con loro vedrete questo elemento del fumetto crescere di numero in numero. Inoltre hanno inventato soluzioni spassosissime per i momenti in cui Gwenpool si trova sullo sfondo o è piccola nell’inquadratura, trasformandola in un vero e proprio personaggio da cartone animato.
Il loro M.O.D.O.K. è grandioso, con una nuovissima pettinatura [“all-new, all-different” in originale – NdR]. L’aspetto che hanno dato a Batroc è quello che ho sempre voluto, il mio Batroc ideale. Maschera classica, sciarpa tres chic e splendidi baffi a punta con pizzetto.
Qui sotto, una carrellata delle immagini realizzate per Unbelievable Gwenpool #1. Tra esse, si segnala la scena in cui la folle protagonista ragiona sull’opportunità o meno di attaccare delle sentinelle nello stesso modo in cui lo farebbe un personaggio dei videogame. Un esempio dell’inventiva di Hastings realizzata sulla pagina dai GuriHiru.
Fonte: Marvel
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