Una serie di considerazioni sparse sugli attuali progetti attivi in casa Marvel sono scaturiti dalla discussione che la casa editrice ha tenuto con alcuni dei suoi autori in occasione dell’ECCC, la manifestazione fumettistica di Seattle. Ecco cos’hanno dichiarato i presenti al panel, coordinati dall’ex talent scout della Casa delle Idee C.B. Cebulski.

 

Power Man and Iron Fist #1, copertina di Sanford GreeneDavid Walker – Quando mi è giunta la notizia che avrei lavorato alla serie Power Man and Iron Fist ero in un negozio di alimentari. Ho mollato il mio carrello e mi sono messo a camminare in giro. Pensavo che mi stessero prendendo in giro, soprattutto quando mi hanno detto che avrei avuto il privilegio di lavorare insieme a Sanford Greene.

Nella serie, abbiamo intenzione di introdurre alcune figure femminili molto forti, soprattutto nel parco dei cattivi, dato che non ce ne sono molte, da quel lato dei personaggi Marvel. Vedremo Black Mariah evolvere come personaggio durante nel corso degli eventi. Non ho ancora visto nulla della serie TV su Power Man, ma sono sicuro che mi piacerà. Per quanto riguarda i rapporti con il personaggio a fumetti, sappiate che non ho bisogno di farmi ispirare da nessuna versione alternativa, dato che Luke ha quarant’anni di  grandi storie alle spalle.

Kieron Gillen – Siamo sul punto di terminare il primo arco di storie di Darth Vader. Avevo una certa ansia di infilarlo in una battaglia di una certa importanza. Il prossimo ciclo di storie invece tirerà le fila di molte delle sottotrame che abbiamo seminato. Tutto quanto ruoterà attorno all’Executor. Nel frattempo stiamo lavorando per incorporare anche gli eventi di Episodio I, II e II della serie cinematografica. Siamo consapevoli del fatto che la scelta potrebbe essere pericolosa e dar fastidio ad alcuni fan, ma lo faremo comunque.

 

Gillen ha anche incassato i complimenti di Brian Michael Bendis, che ha affermato di non poter neppure immaginare un miglior fumetto dedicato alle avventure di Darth Vader, plaudendo anche al lavoro di Jason Aaron sulle storie dedicate a Star Wars.

 

Alias #1Brian Michael Bendis – Non c’è ancora nessun annuncio ufficiale per quanto riguarda un seguito delle storie di Alias, ma diciamo che si farà. Sto aspettando che Michael Gaydos finisca la sua graphic novel, perché sono convinto che una nuova serie dedicata a Jessica Jones meriti di trovare riunito il team creativo di allora, compreso David Mack alle copertine. Dopo Civil War II potrete iniziare ad attendere il suo ritorno. Sono certo che rimarrete sorpresi da quel che vi racconteremo nel primo numero. Sicuramente ha sorpreso Melissa Rosenberg, la showrunner della serie TV, quando gliel’ho raccontato.

Devo dire che non ho un atteggiamento diverso quando scrivo una storia indipendente e una per la Marvel. Ogni volta che mi metto ai testi di un fumetto, lo tratto come se fosse la mia creatura. Il mio atteggiamento verso Jessica Jones o Miles Morales non è diverso da quello verso i personaggi di Powers. Sono figure a cui tengo profondamente ed è questo il tipo di personaggi che mi piace scrivere, il sentimento che ho verso di loro. Bisogna trovare il modo di far capire quanto si amano anche i protagonisti che non ti appartengono, quando li scrivi.

Riguardo alla fine dell’Universo Ultimate, nel corso di Secret Wars, ammetto che sono stato sommerso dalle emozioni e sto ancora cercando di capirle fino in fondo. Era una creatura che sentivo molto mia. Ma devo dire che sono assolutamente orgoglioso di quel che siamo riusciti a fare con quelle storie. Non era pronosticabile che sarebbe riuscito a durare così a lungo, invece ci ha dato modo di raccontare cose splendide. Miles Morales ed altri personaggi rimarranno con noi a lungo.

 

 

Fonte: Comic Book Resources