Star Wars: The Force Unleashed II

Graphic novel

Data di pubblicazione: 2010

Autore: Haden Blackman

Disegnatori: Omar Francia, Manuel Silva

Colori: Diego Rodriguez

Copertina: Meduzarts Digital Environment Studio

 

Recensione di Fiorenzo Delle Rupi e Francesco Vacca

the Force Unleashed IIThe Force Unleashed II (2010), sequel dell’evento crossmediale del 2008, riprende la narrazione da dove si era interrotta nel primo capitolo, ponendo inoltre le basi per futuri sviluppi che, purtroppo, non vedranno mai la luce.

Come per il primo episodio della saga di Starkiller (che, è sempre bene ricordare, non si tratta della super-arma de Il Risveglio della Forza, ma dello pseudonimo dell’apprendista segreto di Darth Vader, Galen Marek), anche la storia di The Force Unleashed II è esplorata attraverso l’utilizzo di più media – videogioco, romanzo e fumetto – provando a ripetere il riuscitissimo esperimento di Shadows of the Empire del 1997, pur con risultati qualitativamente inferiori.

Va detta una cosa: il primo The Force Unleashed, pur con tutti i problemi già evidenziati nel Chrono Star Wars #53, riusciva a portare a casa una narrazione in fin dei conti convincente, merito dell’introduzione di alcuni personaggi azzeccati e della scelta di mostrare un evento cruciale della storia galattica che anche i prequel avevano trascurato: la nascita dell’Alleanza Ribelle.

Un sequel era, in fondo, non necessario, considerato che Galen Marek moriva alla fine della storia. Ma il successo del primo episodio, soprattutto nella sua declinazione videoludica, portò la Lucasfilm a voler ripetere l’esperimento, destinato a riuscire solo parzialmente.

Innanzitutto l’escamotage usato per riportare in scena il protagonista, quello dei cloni, appare ormai abusato, dopo che se n’è fatto largo utilizzo nella trilogia di Dark Empire. E a peggiorare le cose la pazzia dei suddetti cloni riporta alla mente il folle clone Jedi Joruus C’Baoth, uno dei tanti passi falsi dei pur godibili romanzi (e relativi adattamenti a fumetti) di Timothy Zahn.

Anche gli altri personaggi principali del primo, fortunato, The Force Unleashed tornano in scena: Juno Eclipse, Rahm Kota e il droide Proxy. Purtroppo, almeno nella versione fumettistica, spiace vedere che, tanto Starkiller quanto i suoi comprimari, sono ridotti a mere comparse.

Come già sperimentato per Shadows of the Empire nel lontano 1997, ogni media segue la narrazione da un diverso punto di vista. E anche questa volta al fumetto tocca narrare la storia attraverso occhi di Boba Fett. Complice la riduzione del ruolo dei protagonisti originali, il fumetto di The Force Unleashed II è in tutto e per tutto un’avventura del famigerato cacciatore di taglie con alcune “guest appearances” da parte di Starkiller e compagni, ridotti quasi esclusivamente a stratagemmi narrativi funzionali alla storia.

È vero che il principio stesso della multimedialità, verso cui l’intrattenimento si spinge sempre di più, prevede che il fruitore possa avere il quadro completo della storia solo attraverso tutti i media in cui è declinato (videogioco, romanzo e fumetto). Ma il lettore non giocatore finisce per trovarsi tra le mani non il sequel delle avventure di Galen Marek, bensì un’avventura a fumetti di Boba Fett.

Al di là di questi elementi, la storia risulta comunque ritmata e divertente. Ben misurata è la commistione tra gli elementi della trilogia classica e dei prequel con l’inserimento di scenari quali Cato Neimodia e Kamino o il riutilizzo di un elmo da clone soldato da parte di Xasha, una sorta di Boba Fett in gonnella che da alleata, all’inizio, si scoprirà poi essere sul libro paga dell’Impero e fare il doppio gioco.

Come nel primo The Force Unleashed, infatti, anche qui assistiamo ad alcuni ribaltamenti di fronte, tanto tra Darth Vader e il clone di Starkiller, quanto – soprattutto – per lo stesso Boba. Prima lo vediamo tradito dall’apparente partner / interesse amoroso, Xasha, per poi vivere tramite i suoi occhi la rivelazione che i cloni che trova su Kamino  – e che si pensavano essere di Jango – sono invece i suoi, creati tramite il DNA fornito dalla stessa Xasha. Un’iperbole di ribaltamenti, insomma, che può far alzare un sopracciglio.

Il finale è divisivo. Da una parte abbiamo un Boba ben poco credibile, che rinuncia alla paga lasciando andare Starkiller ed evita di colpirlo a tradimento mentre si scambia effusioni con Juno (davvero? È lo stesso Boba de L’Impero Colpisce Ancora?) Dall’altra assistiamo invece alla cattura di Darth Vader da parte delle forze ribelli per essere portato alla base di Dantooine, dove sarà interrogato. E per quanto la prospettiva sia intrigante e lasci aperti innumerevoli soluzioni narrative, possiamo davvero credere che un gruppo sparuto di ribelli, pur capeggiato da Marek, abbia davvero potuto catturare il Signore dei Sith?

E soprattutto, a livello di coerenza di continuity, perché in Una Nuova Speranza, che si svolge appena un anno dopo, l’Impero non verifica se la base Ribelle sia ancora su Dantooine, aspettando invece la falsa confessione della principessa Leia per fare un sopralluogo?

Purtroppo tutti questi interrogativi devono rimanere insoluti. Con l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney, la nuova casa madre decise di far piazza pulita di tutto il materiale esistente e di cancellare i prodotti in sviluppo. Tra cui il già annunciato The Force Unleashed III, che avrebbe risposto a questi interrogativi e, nelle parole del curatore Haden Blackman, riscattato anche questo non riuscitissimo secondo episodio.

 

Equilibrio della Forza

Lato Chiaro

Una storia con un Boba Fett in ottima forma, divertente e ritmata, con più di un colpo di scena. Inoltre l’ambientazione, fino ad allora quasi per niente sfruttata, del periodo tra i prequel e la Trilogia Classica è già di per sé motivo di interesse.

Lato Oscuro

Gli stessi colpi di scena di cui sopra risultano eccessivi e poco credibili. Coloro che dovrebbero essere i veri protagonisti sono ridotti  a delle comparse. Il finale aperto è destinato a non vedere una conclusione.

Giudizio Finale

La qualità complessiva inferiore al primo capitolo e la consapevolezza che la storia sia destinata a rimanere incompiuta, non possono non lasciare l’amaro in bocca.

 

Chrono Star Wars #54: Blood Ties I

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Chrono Star Wars #12: Empire’s End

Chrono Star Wars # 11: Heir to the Empire

Chrono Star Wars #10: Boba Fett

Chrono Star Wars #9: River of Chaos

Chrono Star Wars #8: The Sith War

Chrono Star Wars #7: Jabba the Hutt

Chrono Star Wars #6: Dark Lords of the Sith

Chrono Star Wars #5: Droids 

Chrono Star Wars #4: Dark Empire II

Chrono Star Wars #3: Classic Star Wars

Chrono Star Wars #2: Tales of the Jedi

Chrono Star Wars #1: Dark Empire

 

 

Si ringrazia  lo Star Wars Club Perugia per la collaborazione