RMCS 23Le ombre dei padri ci aveva mostrato l’infanzia del piccolo Rat-Boy all’orfanotrofio con le suore, fino a quando Janus Valker è intervenuto per prelevare il bambino e crescerlo personalmente. Grandi speranze ci mostra proprio i tre anni in cui il giovane protagonista convive con l’uomo che in futuro incarnerà la sua nemesi.

Valker sfrutta i ritagli di tempo del suo lavoro da scienziato per educare il piccolo, lottando contro la sua naturale freddezza e misantropia, ma l’ottusità del figlio adottivo riesce a infastidire costantemente l’uomo.

Il colpo di scena principale di questo episodio è la rivelazione del nome di battesimo di Rat-Man: Deboroh. Inizialmente Leo Ortolani pensa di chiamarlo Jack Stone, un omaggio a Jack Kirby e al passato da geologo dell’autore; ha però la meglio questo nome surreale, al quale si accompagnerà presto un cognome che non trascura i legami con la geologia.

Nel frattempo continuano le gag sul mutismo di Piccettino, alle quali si aggiungono i tormentoni razzisti su Brakko; il protagonista e il suo migliore amico (legame svelato in Ex-Men!) si conoscono infatti fin dall’infanzia, ma Rat-Boy sembra non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di difenderlo dalle aggressioni di cui è vittima.

Prima apparizione sulle pagine di Rat-Man per Joba, un personaggio creato da Ortolani per la miniserie a fumetti Morgan, poi riciclato anche per la sua opera principale come sottoposto di Boda. Janus Valker riesce a tenere testa a questo suo nuovo irritante rivale e nel frattempo inizia a sciogliere le sua rigidità nei confronti di Kalissa, la collega che da anni cercava di attirare la sua attenzione. Sta però procedendo anche il piano dell’uomo per quanto riguarda Rat-Boy, al quale Valker dona una maschera uguale a quella dell’alter ego supereroistico che ha sempre immaginato di essere. Il giovane Deboroh non può certo immaginarsi che presto suo padre adottivo trasformerà i suoi sogni in realtà…

Da segnalare il trattamento che Grandi Speranze ha subito sulle pagine di Rat-Man Gigante: in questa ristampa, per non interrompere la saga con altre storie, l’autore decide per la prima volta di suddividere l’episodio in due parti, pubblicate su due numeri consecutivi. Di conseguenza, una gag che occupava una vignetta singola si trasforma in una splash-page iniziale che introduce la seconda parte, con tanto di nuovo titolo e didascalie aggiuntive realizzate appositamente per questa riedizione.