“Ha fatto la rotta di Kessel in meno di 12 parsec.” Scopriamo ora che quella di Han Solo per le corse spaziali è una passione di vecchia data. E una passione che sta per tornare alla ribalta, dal momento che nella miniserie a lui dedicata che la Marvel è in procinto di lanciare, il tema portante sarà proprio una scatenata corsa spaziale a cui il Millennium Falcon e i suoi due piloti parteciperanno.

Ma dopo Episodio IV, la vita di Han Solo si è fatta più complicata anche dal punto di vista morale e sentimentale. Quindi non solo azione, ma tutta una serie di riflessioni che sviscereranno la complicata personalità di Han Solo. A tracciare la rotta di questa nuova avventura, l’autrice Marjorie Liu e il disegnatore Mark Brooks, che dal sito ufficiale della Casa delle Idee rivelano dettagli e retroscena della nuova miniserie targata Star Wars.

 

Han Solo #1Marjorie Liu – Amo tutto di Han, il suo fascino da canaglia, la sua intelligenza pratica, la sua dubbia moralità, il suo cuore generoso non appena riesci a oltrepassare la superficie. Non è sempre un individuo gentile (anzi, sa essere molto urticante) ma è una brava persona che sa cosa che è veramente giusto, e questa è una distinzione importante. Inoltre è incrollabilmente fedele, una volta che ha deciso di esserti amico. È qualcosa che adoro in un personaggio.

E poi c’è Chewbacca, che mi è sempre sembrato il migliore amico che tutti sperano di avere, quella persona (o in questo caso quel Wookiee) che ti è sempre fedele, ti copre sempre le spalle e che – che tu lo voglia o meno – è implacabilmente onesto con te. Han non può sperare di imbrogliare Chewie e, di conseguenza, Chewie è l’unico che può far sì che Han resti fedele a se stesso.

Han sarebbe una persona molto diversa se Chewbacca non fungesse da sua bussola morale. Questo non significa che Han non sia capace di fare la cosa giusta… ma forse la farebbe meno spesso. E se fai troppo spesso la scelta sbagliata, rischi di finire su un sentiero dal quale non si torna indietro.

Mark Brooks – Fin da quando ero un ragazzino, c’erano tre cose che adoravo più di ogni altra cosa in Star Wars: Han Solo, Chewbacca e il Millennium Falcon. Quindi disegnare tutti e tre al meglio delle loro funzioni è il massimo che potessi sperare. Due amici a bordo del pezzo di ferraglia più veloce della galassia che sfrecciano a rotta di collo per vincere una corsa letale… cosa chiedere di meglio?

Han Solo #1, anteprima 1Marjorie Liu – Han Solo è un individuo che cerca di farsi gli affari suoi: ha conti da pagare, lavori da sbrigare, cacciatori di taglie a cui sfuggire. Ha già abbastanza problemi, giusto? Non ha mai pensato alla politica o a qualcosa di tanto stravagante come “il fato della galassia”. Quella è roba per altra gente. Ma poi, tutto cambia.

In Episodio IV vediamo che Han si ritrova nel bel mezzo di questo conflitto galattico, e che a dispetto di se stesso, sceglie di intervenire; di fare la cosa giusta. E quella scelta cambia tutto per lui. Han ha ancora gli stessi problemi di prima; i suoi debiti non sono scomparsi, e nemmeno la sua identità da contrabbandiere. Non intende rinunciare alla sua classica professione perché è rimasto coinvolto in qualcosa di più grande di sé. È troppo pragmatico per questo. Ma non è più la stessa persona di prima. Ha aperto gli occhi. Si è ritrovato coinvolto in una battaglia mortale in nome di convinzioni e libertà in cui pensava di non credere. E anche se vuole convincersi di non essere cambiato, in realtà lo è. Ora non può richiudere gli occhi.

Mark Brooks – La trama di questa serie è essenzialmente Speed Race nello spazio, quindi ho cercato di ideare delle navi adatte alle caratteristiche di ogni corridore. Alcune sono massicce, altre agili, altre hanno un tipico look da anni 50. Le vedremo molto spesso, quindi era necessario che anche le navi fossero dei personaggi. Nel caso delle creature, in genere cerco di partire da un animale o da un insetto per poi elaborarlo, magari mescolando tratti di animali diversi per creare qualcosa di unico. Chi ha mai visto uno struzzo incrociato con un camaleonte, un rinoceronte con un coniglio o una giraffa con un pesce? In altri casi, invece, sono partito direttamente da qualcosa di assurdo, disegnando tutto ciò che mi passava per la testa, o meglio ancora disegnando forme strane a caso finché la cosa non acquistava un senso. In realtà non puoi sbagliare quando disegni degli alieni.

 

Han Solo #1, anteprima 02

 

 

fonte: Marvel