Un disegnatore simbolo degli anni Novanta, ma sempre apprezzatissimo per la sua capacità di restare originale, approda a un personaggio assolutamente centrale per certe dinamiche narrative Marvel, per la sinergia con una serie TV che ha letteralmente spopolato su Netflix, presso la critica e il pubblico. Ron Garney parla a Newsarama del suo approccio a Daredevil, la collana scritta da Charles Soule che racconta le nuove avventure del Diavolo Rosso, dopo il grande successo del team creativo formato da Mark Waid e Chris Samnee.

 

Daredevil #6, copertina di Bill SienkiewiczCredo che, dal punto di vista fisico, le sue abilità siano uniche. Essere cieco e aver sviluppato il suo senso radar affrontando la tragedia rappresenta un atto simbolico di crescita attraverso il trauma, la capacità di trasformare una debolezza in un punto di forza. Il che rende Matt Murdock un personaggio interessante e, assieme alla perdita della figura paterna, aggiunge grande profondità alla sua psiche.

Molti personaggi hanno ottenuto i poteri tramite un incidente di qualche tipo, ma senza alcuna perdita importante dal punto di vista fisico: Spider-Man è stato potenziato, non diminuito fisicamente, dal morso del ragno e la sua tragedia si consuma nella morte di Zio Ben. Hulk, irradiato per incidente come Matt, subisce una diminuzione del proprio controllo sul suo corpo, che però è più forte che mai.

Per quanto sia considerato un personaggio più oscuro degli altri, trovo interessante che Daredevil sia in realtà un uomo che cammina nella luce, dal punto di vista esistenziale. Come se l’arcangelo Michele si presentasse al mondo traverstito da diavolo per portare luce e giustizia al mondo.

Daredevil #5, anteprima 01Per quanto riguarda le atmosfere noir che trovate nella serie, se osservate il mio lavoro per un fumetto intitolato Nightstalkers, di inizio anni Novanta, troverete molti echi, in quel bianco e nero, con quel che sto facendo ora. La stessa cosa vale per i miei disegni su Ghost Rider. Recentemente ho fatto una piccola revisione di quei fumetti e mi sono stupito nel vedere quanto di quello stile è sopravvissuto dentro di me, senza nemmeno che io ci pensassi per anni e anni.

Ora come ora, molto del mio stile è influenzato dal fatto che ho preso ad inchiostrare da solo le mie matite. Una volta iniziato il mio progetto indipendente con Jason Aaron, Men of Wrath, ho deciso di enfatizzare i contrasti e la cosa ha preso vita da sola nelle mie abitudini di disegno. Il fatto che proprio adesso sia arrivata l’offerta di Daredevil è stata una coincidenza fortunatissima. Alcuni hanno paragonato le mie tavole a quelle di Frank Miller e Scott McDaniel e io non posso che essere lusingato, dato che sono un grande ammiratore di entrambi.

Io e il colorista Matt Milla abbiamo un rapporto molto stretto. È un grande. Quando abbiamo iniziato a lavorare, ha voluto sapere cosa pensassi riguardo ai colori. Io ero preoccupato dell’effetto che la colorazione moderna avrebbe avuto sui miei bianchi e neri molto forti, quindi gli ho mandato una serie di fotografie.

Daredevil #5, anteprima 02La mia idea era quella di correre un rischio, ragionando in maniera inedita, e fare in modo che le nostre tavole fossero un’esperienza nuova e forte per il lettore, dargli l’occasione di vedere, in qualche modo, il mondo come lo vede Daredevil.

Il risultato è una percezione distorta dei colori, in cui i bianchi e i neri, i pieni e i vuoti hanno grande importanza: qualcosa di ovviamente molto diverso dal modo in cui il senso di radar funziona per Murdock, ma che lo suggerisce.

Attraverso una serie di tentativi e di errori, abbiamo trovato il nostro stile. Credo che Matt Milla abbia fatto davvero un grande sforzo e che abbia aggiunto molte frecce al proprio arco, in termini di stile, dando un’evidente prova di grande professionalità e di crescita artistica.

 

Garney ha quindi parlato di Blindspot, attuale spalla di Daredevil, e del fatto che la progettazione del suo costume e l’ideazione del personaggio siano state frutto di un’altra coincidenza, che ha portato al recupero di vecchi schizzi del disegnatore in cui si trovava una sorta di maschera fluttuante nel vuoto. La stessa maschera ora vestita dall’invisibile protetto di Matt Murdock, capace di nascondersi alla vista dei suoi nemici. Un cieco e una spalla con il potere dell’invisibilità sono una coppia quantomeno curiosa.

 

Be’, Daredevil in realtà riesce sempre a percepire Blindspot con il suo senso di radar, cosa che noi vi mostriamo grazie alla magia di Photoshop e a una serie di filtri sull’immagine. Bindspot ci dà qualche grattacapo in termini di realizzazione quando lo disegnamo nel passaggio tra visibile e invisibile, perché mostrare gli sfondi attraverso di lui è complesso. Per il resto, non ci sono problemi.

 

Garney ha quindi schivato una serie di domande sulla trama, lasciandoci nel dubbio su personaggi che ritorneranno e eventuali sviluppi. L’unica conferma, del resto già data in altre sedi, è stata il ritorno di Elektra nella vita di Matt Murdock, accompagnato dal rammarico del disegnatore che perderà l’occasione di disegnare la bella ninja, dato che i numeri che la vedranno protagonista saranno realizzati da altri artisti.

 

Daredevil #5, anteprima 03

 

 

Fonte: Newsarama