Dopo il successo dei primi numeri di Invincible Iron Man, negli Stati Uniti è già quasi tempo di accogliere la seconda serie dedicata al Vendicatore Dorato affidata ai testi di Brian Michael Bendis e alle matite di Alex Maleev, i quali ricompongono il team creativo che ci regalò grandi storie su Daredevil (oltre che su Spider-Woman, Moon Knight e Scarlet). Importanti cambiamenti si approssimano per Tony Stark sulle pagine di International Iron Man, come spiega lo sceneggiatore a Marvel.com.

 

International Iron Man #1C’è sempre qualcosa da raccontare riguardo il personaggio di Tony Stark, costantemente coinvolto dagli eventi e perennemente in cammino. Non conduce una vita da persona normale, vive a tutti gli effetti l’esistenza di molte persone condensate in una.

I nostri piani per lui sono quelli di sfruttare il panorama intenazionale e, per contrasto, usarlo per raccontare storie più intime e personali.

Quando io e Alex lavoriamo assieme tendiamo a scavare nella psiche del nostro personaggio e a solleticare le corde a cui è più sensibile, decostruendo e analizzando pezzo per pezzo il suo modo di essere, la sua natura profonda e i motivi per cui è quel che è. In International Iron Man faremo esattamente questo.

 

Come sappiamo, gran parte della vicenda si concentrerà sulla scoperta di qualche tempo fa riguardante la vita privata di Tony Stark, venuto a sapere di essere stato adottato e ignaro dell’identità dei propri genitori. La ricerca di loro è iniziata.

 

International Iron Man #3, copertina di Alex MaleevOgni adulto che scopre di essere stato adottato, o che c’è un segreto che lo riguarda, tende a incasinarsi l’esistenza, perché inizia a faticare nel definire la propria identità. La genetica contro l’educazione ambientale e familiare. Tony, da scienziato, non può che mettersi a caccia dei suoi genitori. Ovviamente, non in modo comune.

Di base, il passato inizierà a mordergli le chiappe sin dal primo numero della serie e assisteremo a una quantità di flashback dei suoi anni del college, scoprendo un sacco di cose su di lui, sulla sua giovinezza, sul rapporto con Howard e tutto ciò che da allora si è portato sin nel presente.

Scrivere due serie così diverse sullo stesso personaggio non è particolarmente complesso. Non appena abbiamo iniziato a definirle, hanno trovato da sole la loro identità e ci hanno pilotati nel decidere quali storie aderissero meglio all’una o all’altra. Credo sinceramente che i lettori capiranno sin da subito perché questi due fumetti non siano nemmeno paragonabili fra loro.

 

 

Fonte: Marvel