Vote Loki, la miniserie che vedrà il Dio dell’Inganno candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti è l’argomento d’apertura della settimanale edizione di Axel-In-Charge, in cui l’Editor-In-Chief della Marvel commenta gli eventi appena alle spalle e quelli attesi nel prossimo futuro che riguardano la sua casa editrice.

 

Vote Loki, teaser poster #1Direi che siamo tutti d’accordo nel sostenere che le attuali primarie e la campagna elettorale in corso siano particolarmente avvelenate. I toni sono accesissimi. Che siate Democratici, Repubblicani o Indipendenti, probabilmente concorderete che si respira un’aria pesante, tossica, incendiata dai media e dai social, in cui la linea tra il vero e la menzogna non è mai stata così sottile.

Siamo arrivati al punto in cui il normale elettore nemmeno si preoccupa più della veridicità delle parole dei candidati, ma fa il tifo per l’uno o per l’altro come per i protagonisti di un reality show. Abbiamo pensato che fosse una meravigliosa idea di partenza per una storia Marvel e chi meglio del nostro miglior ingannatore poteva esserne il protagonista? Ci sarà da divertirsi.

Will Moss, editor delle ultime serie di Loki, è la mente dietro l’idea. Lui ha suggerito le parole d’ordine Vota Loki, ha consegnato la premessa a un team creativo e da lì tutto ha preso il via. Presto saprete anche i nomi di coloro che si occuperanno di sceneggiare e disegnare la storia.

 

Alonso è stato dunque pungolato sulla campagna promozionale per Civil War II, di cui anche oggi è uscita un’immagine teaser, e sulle differenze con quella che vedemmo a suo tempo per la saga originale.

 

Civil War II, immagine teaserPiù che portare il pubblico a schierarsi, questa volta vogliamo semplicemente che discuta. Gradualmente, riveleremo sempre più elementi e alcune convinzioni attuali potrebbero presto cambiare. Civil War II è una grande storia, che parla di temi estremamente rilevanti della contemporaneità e affronta alcune questioni importanti dei nostri tempi, capace di risonanza non solo con i nostri lettori, ma con il mondo reale al di là del fumetto.

Gli eroi sono di fronte a una scelta: permettere al futuro di dispiegarsi in autonomia o impedirgli di farlo? Un dilemma morale, etico e spirituale. Le scelte che alcuni personaggi faranno vi stupiranno, così come le alleanze che si formeranno sui due schieramenti. Ovviamente, ci saranno svolte e imprevisti che costringeranno eroi e lettori a riconsiderare le proprie posizioni. E un paio di eventi faranno impazzire internet. Come accadde in Civil War, i confini saranno segnati nella sabbia, non nella roccia.

 

Una delle grandi notizie della settimana è stato l’annuncio di una serie dedicata a Han Solo, nell’ambito dei fumetti targati Star Wars. Il progetto è affidato ai testi di Marjorie Liu e alle matite di Mark Brooks.

 

Han Solo#1, copertina di Lee BermejoCi sono alcuni personaggi che da tempo erano in cima alla lista dei candidati a protagonisti di una serie in solitaria, tra cui, ovviamente, Han. Abbiamo iniziato a parlarne molto prima dell’inizio dell’accordo con Lucasfilm. Abbiamo aspettato fino all’uscita del film, per l’impatto enorme sul personaggio che hanno gli eventi narrati nella pellicola. Ora che tutti hanno l’hanno visto, siamo pronti per mostrare un po’ del passato di Han Solo e, nello specifico, dell’epoca in cui faceva parte della Ribellione, ma sentiva ancora il richiamo della vita da fuorilegge.

Marjorie Liu è una delle prime autrici a cui abbiamo proposto di lavorare su una miniserie di Star Wars, nello stesso periodo in cui abbiamo contattato Jason Aaron, Kieron Gillen e Mark Waid. Lei ci ha fatto un paio di proposte per altrettanti personaggi e quella che riguardava Han ci ha catturati. Siamo felicissimi di poter raccontare anche a voi la storia che ci ha svelato la Liu.

 

Il commento finale di Axel Alonso è dedicato a Miles Morales e alla serie Spider-Man di Brian Michael Bendis e Sara Pichelli; giunta al suo secondo numero, ha raccontato fatti che affrontano di petto i temi del razzismo e della discriminazione.

 

Portando un personaggio come Miles nell’Universo Marvel, abbiamo scatenato un terremoto. Non agisce più in una realtà alternativa, ma nella nostra linea temporale principale, che da sempre fa da specchio al mondo reale. Vogliamo che l’esperienza di vita di Miles rifletta la realtà del nostro mondo, in cui purtroppo il razzismo è un problema. Basta guardarsi attorno per vedere quante cicatrici lasci sul volto dell’America. E noi vogliamo esplorare il tema da ogni angolatura. Un ragazzo ispanico e di colore nel costume da Uomo Ragno non avrà certo lo stesso percorso di Peter Parker.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources