Il titolo dell’ultimo Dylan Dog, il numero 354 uscito pochi giorni fa, fa il verso a uno dei film più belli di Totò, Miseria e nobiltà, segnato da un’interpretazione superba del più grande comico italiano. I toni della vicenda in Miseria e crudeltà di Gigi Simeoni ed Emiliano Tanzillo, tuttavia, sono ben lontani da quelli divertenti e ironici della pellicola diretta da Mario Mattoli nel 1954.

L’argomento è ancora la povertà, ma quella più profonda e quasi disperata dei senzatetto, vittime molto spesso di disprezzo o peggio di violenza ingiustificata; come nel caso di questo racconto, in cui un serial killer soprannominato dagli stessi homeless il Fantasma dei vicoli dissemina panico e morte tra loro.

L’Indagatore dell’Incubo si trova a investigare sul caso per l’amicizia che condivide con Billy, un clochard che conosce dai tempi in cui era poliziotto di quartiere. In compagnia di Groucho e con la consueta dose di scetticismo nei confronti del parano...