L’undicesimo episodio della seconda stagione di Daredevil, intitolato .380, è forse il capitolo più avaro di riferimenti fumettistici ed easter eggs. La puntata si apre in diretta continuity con il finale della precedente: una nutrito gruppo di ninja de La Mano assalta il Metro-General, ospedale nel quale sono state ricoverate le “cavie” degli strani esperimenti compiuti da i membri di questa organizzazione, capitanati da Nobu, presso la loro struttura segreta presentataci con il nome di Fattoria.

Lo scontro che segue, con Daredevil impegnato a combattere i suoi avversari e a salvare contemporaneamente la vita a Claire, è altamente spettacolare e si conclude con la fuga dei ninja, i quali riescono a recuperare le loro “prede”. Conseguenza più rilevante di questa nottata di follia è la morte di una collega della brava infermiera, con Matt Murdock che rivela alla donna la verità su La Mano. L’amministrazione dell’ospedale riceve inoltre una cospicua donazione anonima, affinché questa insabbi quanto avvenuto solo poche ore prima: questo causa le dimissioni di Claire.

Una curiosità: nel corso degli esami autoptici preliminari sul corpo di un ninja deceduto, viene scoperta una curiosa cicatrice sul torso di questo. Questa cicatrice, molto vistosa, ha la classica forma “a cravatta” tipica, appunto, delle autopsie su cadaveri adulti: sembra quindi che il ninja fosse in qualche modo già “morto” in precedenza. Questo elemento narrativo ci dà ulteriore conferma di come i rituali esoterici della setta nipponica consentano davvero la resurrezione dei morti, così come nella fonte originale a fumetti.

In ospedale, intanto, ritorna il personaggio di Maci, ex amante di Foggy Nelson, la quale fa visita all’uomo, rimasto ferito nella puntata precedente nel corso della sparatoria che è costata la vita al Procuratore Distrettuale Reyes. Maci parla a Foggy di un’importante offerta di lavoro e gli regala un peluche di un orsacchiotto, rimando al nomignolo che la donna ha dato all’uomo: “Foggy-Bear”, come già visto nella prima stagione di Daredevil.

In una tavola calda, intanto, va in scena un faccia a faccia segreto tra Karen Page e Frank Castle. I due confermano di essere in grande sintonia, grazie a un “lato oscuro” che li accomuna. Qualcuno sta cercando nuovamente di incastrare il Punitore: è facile credere che il mandante sia il misterioso Blacksmith, che Castle è seriamente intenzionato a stanare. In questa sequenza, Karen ammette di essere innamorata di Matt, ma di temere questo sentimento perché l’uomo ha una chiara indole auto-distruttiva, così come nei fumetti Marvel. Inoltre, il titolo .380 fa riferimento al calibro della pistola che Karen ha “in dotazione”.

L’incontro alla tavola calda è in realtà una trappola che il Punitore ha messo in piedi per mettere all’angolo gli sgherri di Blacksmith e poter finalmente scoprire il suo nascondiglio.

Nel frattempo, Daredevil si reca a Chinatown, dove incontra il personaggio di Madame Gao, già conosciuto nella prima stagione dello show. Gao è una creazione originale della serie TV e non ha un corrispettivo nell’Universo a fumetti Marvel. La donna rivela al giustiziere notturno di non avere nulla a che fare con gli avvenimenti in corso, la cui responsabilità è proprio di Blacksmith, il quale è apparso nel mondo del traffico dell’eroina, portando all’attenzione dei compratori un prodotto purissimo e facendo piazza pulita del mercato.

Le indagini di Punisher e Daredevil portano entrambi ai docks di New York, dove è in arrivo via nave una spedizione della droga di Blacksmith. Segue un duro ed esplosivo scontro che vede impegnati i due vigilanti contro gli uomini di Blacksmith. Interessante notare come Castle inviti Murdock a non uccidere mai, perché se lo facesse anche solo una volta sarebbe un punto di non ritorno: è questa, in sostanza, la maggiore differenza tra i due, come ci è stato più volte ribadito nel corso della stagione.

Mentre Nobu e La Mano sembrano avere vita facile con il loro misterioso rituale mistico, ritroviamo Elektra decisa a uccidere Stick, dopo che il secondo aveva provato a farla assassinare nel corso dell’episodio precedente.

 

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