Se chiedete ad alcuni critici quali siano i migliori fumetti editi da DC Comics attualmente, ci sono buone possibilità che, tra i titoli citati, faccia capolino tra gli altri Midnighter di Steve Orlando, per le matite di Stephen Mooney e del nostro David Messina. Come fa un personaggio nato come controparte di Batman ad emergere come protagonista indipendente, dopo essere collocato, dal reboot dei Nuovi 52, nello stesso universo narrativo del suo ingombrante modello? Forse può far chiarezza l’intervita a Orlando che vi riassumiamo qui di seguito.

 

Midnighter #13, anteprima 01Credo che sia questione di avere ben chiare le differenze tra i due. Hanno molto DNA in comune, ma allo stesso tempo si approcciano alla vita in modi molto distinti. Al nucleo c’è il fatto che Batman è guidato da un trauma da superare, che lo definisce in ogni sua azione, ne determina l’identità, mentre Midnighter, dopo essere stato rapito e reso quel che è, ha deciso di lasciarsi alle spalle quegli eventi e di rettificare con sua stessa vita il torto subito, senza lasciare che essi lo influenzassero troppo.

Midnighter adora il proprio lavoro, ed è questo che me lo fa amare così tanto. Ha subito cose terribili, ma conduce la sua esistenza come in preda a una sorta di folle allegria. La cosa è terrificante, certo, ma allo stesso tempo lo rende un uomo che non si guarda mai indietro, che continua ad avanzare nel mondo. Questa gioia, per quanto omicida e maniacale, è una parte importante del suo personaggio, fondamentale per differenziarlo da Batman.

 

Secondo Orlando, l’assenza della fondamentale e unica regola morale di Batman, quela di non uccidere mai, rende Midnighter un personaggio più forte, ma fa altrettanto con il Pipistrello. Ora che i due condividono lo stesso universo narrativo, il confronto tra loro è diretto e l’esistenza dell’uno contribuisce al significato dell’altro, alla sua percezione.

 

Con Batman ci si chiede quale sia la maschera e quale l’uomo. Davvero è Bruce Wayne la sua reale identità, oppure la sua immagine pubblica è la vera facciata? Con Midnighter la maschera cade e, sia che sia in coda al supermercato sia che stia prendendo a calci la testa di qualcuno, lui è sempre Midnighter. Il che lo rende unico nell’Universo DC.

 

Una distinzione che, ora come ora, è resa più forte dal fatto che Dick Grayson si trova a collaborare con il più spietato dei due. L’ex Robin ha una prospettiva particolarissima su Midnighter: è consapevole del bene che fa, ma detesta lavorare con lui, proprio in forza di quel che lo separa dal suo mentore.

 

Midnighter considera ridicole le regole che la Batman Family ha costruito e non le comprende per nulla. Quindi, nella serie, ci troviamo con un personaggio dalla struttura etica molto forte, in grado però di alleggerire la situazione, di essere simpatico e divertente e poi il nostro protagonista, che, se si trovasse in una stanza piena di bottoni di cui non conosce la funzione, li schiaccerebbe tutti quanti solo per innervosirti. I due sono costantemente in competizione, sia fisicamente che verbalmente, e questo rende interessantissima la loro dinamica. In più, Dick sta con Midnighter anche nella speranza di farlo migliorare, mentre quest’ultimo non vede perché dovrebbe.

 

Midnighter #21, anteprima 01Orlando non nasconde le sue influenze principali nella gestione delle trame della serie: Grant Morrison e Warren Ellis. Il primo è ben rappresentato anche dal fatto che il secondo principale avversario di questo ciclo di Midnighter sia Freedom Beast, inventato proprio da Morrison, come risposta fumettistica alle tensioni razziali degli Stati Uniti.

 

Quando ho visto il personaggio e la sua abilità di mescolare più animali fra loro per creare nuovi esseri, ho pensato subito che fosse un’idea fumettistica geniale. Non so mai per quanto tempo io possa rimanere su un personaggio, frequentare un pantheon e un’ambientazione, quindi avevo una gran fretta di lavorare con Freedom Beast.

 

Cosa aspettarsi dal futuro prossimo di Midnighter? Un’avventura in cui lo vedremo affrontare l’attuale Suicide Squad, per iniziare, in cui verrà ripreso un tema di base che i lettori hanno pensato fosse già esaurito: quello della Pistola della Perdizione, attualmente in possesso di Amanda Waller.

 

In questo ciclo di storie mettiamo alla prova la generale idea che Midnighter sia sostanzialmente impossibile da sconfiggere. Nella mia visione delle cose, lui è il duro più duro dell’Universo DC, il John McClane della situazione e, in quanto tale, in ogni singola storia bisogna vederlo prenderne una sacca e una sporta e incassare miracolosamente finché non è finita.

 

Ultima anticipazione che dovrebbe interessare a tutti i lettori, la serie vedrà il ritorno di Apollo, il personaggio che fece scalpore negli Stati Uniti ai tempi di The Authority, con cui ha formato una delle coppie gay dei fumetti mainstream più importanti di sempre.

 

Midnighter #3, anteprima 01

 

 

Fonte: Comics Alliance