Marzo non è un mese come gli altri per la Marvel. Oltre agli sviluppi del crossover Standoff vedremo anche almeno un lancio importantissimo; non solo perché dedicato a un personaggio che gode di incarnazione cinematografica (e che incarnazione, dato che i tratti sono quelli di Scarlett Johansson!), ma soprattutto perché la nuova serie dedicata a Vedova Nera sarà firmata da Mark Waid e Chris Samnee, coppia creativa celebratissima di un ciclo di Daredevil che rimarrà nella storia del personaggio. I due, con la partecipazione del letterista Joe Carmagna e del colorista Matt Wilson, anch’essi parte del team di Daredevil, hanno parlato di Black Widow a Comic Book Resources.

 

Black Widow #2, copertina di Chris Samnee

Waid – Apriremo le danze con un sacco di azione. Idea di Chris, quella di iniziare forte. I primi numeri sono in qualche modo estranei al resto dell’Universo Marvel, capirete perché sin da subito. Ma non pensate che si voglia in qualche modo spazzar via i toni da genere supereroico. Semplicemente, vogliamo che siano declinati nello stile della Vedova Nera, che sia il genere ad adattarsi al personaggio e non viceversa.

Samnee – Con il primo numero intendiamo aprire in stile James Bond e alla grande. Volevo assolutamente un fuoricampo in apertura, ma con un personaggio come Nat, con cui puoi raccontare ogni tipo di storia e situazione, ci sono un sacco di opportunità davanti a noi. Idealmente vogliamo proporvi lungo la serie momenti da Mission: Impossible come da romanzo di Le Carré, scene alla Diabolik come da Avengers, nel senso di Steed e Miss Peel.

Waid – I migliori nemici di Natasha sono quelli che sanno trasformare i suoi talenti in debolezze. Lei è naturalmente portata all’isolamento, al calcolo. Sapere sempre qual è la sua miglior via d’uscita da una situazione in caso d’emergenza: ecco chi è Natasha. Sempre in allerta. Ma ci sono modi per usare questa sua attitudine contro di lei.

Samnee – La nuova nemesi che abbiamo creato per lei e i motivi per cui la odia tanto sono l’esca che ho gettato al pubblico quando abbiamo iniziato a rivelare qualcosa sulla serie. Ma costui non sarà l’unico a dare grandi grattacapi a Nat. Abbiamo un bel po’ di avversari nuovi di zecca da proporvi. Per quanto riguarda i co-protagonisti, la serie si apre con la Vedova lontana e sola. Non vedremo facce note per un po’.

Waid – Almeno finché… non tornerà in America.

 

Waid ha anche elencato le differenze tra la Vedova Nera e Daredevil, affermando che, nonostante quel che molti pensano, i due sono molto diversi. Soprattutto, Natasha non mescola mai la propria vita personale cone quella professionale. Il che la rende molto distante da Matt sotto il profilo della scrittura. Murdock è un uomo che si fida della gente finché essa non gli consente più di farlo, mentre la Romanoff ha gli scudi alzati ventiquattro ore su ventiquattro, ogni santo giorno.

Samnee, dopo aver parlato dei suoi sforzi per convincere la Marvel a dirottare l’intero team creativo che ha lavorato sul Diavolo Rosso verso la serie di Vedova Nera, ha ceduto la parola a Carmagna e Wilson.

 

Black Widow #3, copertina di Chris Samnee

Carmagna – I miei colleghi non mi han lasciato grande scelta. in pratica mi hanno ordinato di accettare questo incarico. E chi sono io per dire di no a Chris Samnee e Mark Waid? Sono molto entusiasta, perché adoro il personaggio della Vedova e quel che è diventato nel Marvel Universe, assumendo il ruolo di una delle figure più in vista.

Wilson – Mi attrae il tipo di storie che probabilmente racconteremo con una serie in solitaria di Black Widow, perché il genere spionistico, per quanto ami fatascienza e supereroismo, è quello che mi ha sempre preso di più. Inoltre, ritrarre i personaggi Marvel con una prospettiva più terra terra è sempre una sfida interessante. Mi vedrete colorare scene molto normali, in cui fa letteralmente irruzione l’azione.

Samnee – Dal punto di vista visivo, voglio che appaia aggraziata, acrobatica, incredibilmente abile nelle arti marziali, ma con un lato brutale e oscuro. Ha la guardia sempre alzata, quindi sotto la superficie succedono un sacco di cose, dentro di lei. Ci sono molti sottintesi nel modo in cui la ritraggo.

 

Dopo le avventure di Daredevil sempre ambientate a Hell’s Kitchen, è una gioia per tutti avere a che fare con un personaggio le cui avventure sono internazionali. Non solo molti stili narrativi, quindi, ma anche albi sempre diversi per ambientazione e conseguente atmosfera visiva, anche grazie ai colori magistrali di Matt Wilson.

 

Wilson – Non saranno meno importanti di quanto lo furono per Daredevil. Come in quel caso, il rosso è fondamentale. Il logo, i capelli, il background sovietico, sono importanti cromaticamente per il personaggio. Ho deciso che, ogni volta che c’è azione nella storia, ci saranno delle scene saturate di rosso e arancione. Per rendere questa scelta più efficiente possibile, cercherò di escludere il colore dal resto delle tavole, in maniera da creare un contrasto cromatico molto forte.

 

Infine, grandi, reciproche pacche sulle spalle da parte dei quattro moschettieri. Il fatto di avere mantenuto integra l’intera banda che ha portato Matt Murdock a vivere uno dei cicli di stori più premiati degli ultimi anni è un fattore di entusiasmo e di sicurezza per tutti quanti. Dal nostro punto di vista di lettori, un sicuro motivo di interesse attorno a Black Widow. Una serie che pochi, viste le premesse, vorranno lasciarsi scappare a cuor leggero.

Black Widow #1, anteprima 05

 

 

Fonte: Comic Book Resources