Il film di Deadpool sta riscuotendo un ottimo successo nei cinema, merito di una fortunata combinazione tra i contributo di Ryan Reynolds, un’ottima sceneggiatura e una regia ispirata e rispettosa dell’essenza fumettistica del personaggio. Una benedizione al progetto arriva anche da uno dei creatori del mercenario chiacchierone, Rob Liefeld, che nell’applaudire il film, coglie anche l’occasione per ricordare come tutto ebbe inizio, nel corso di una lunga intervista con Comic Book Resources.

 

Deadpool - poster di Rob LiefeldA livello, cinematografico, tutto ha inizio con X-Men le origini – Wolverine: perché quel film è stato polarizzante? Naturalmente perché Deadpool non è stato raffigurato nel modo in cui tutti lo conoscono. Avevo trovato Ryan Reynolds straordinario nei primi venti minuti. Mi dicevo: “Cavolo, è lui. È lui. Oh, cavolo, è proprio lui. Quando spacca il proiettile in due, quando tiene gli altri rinchiusi nell’ascensore e dà sui nervi a tutti, ti dici: “Stanno costruendo qualcosa di grandioso”. Ma poi, trascorsi quei 20 minuti, ti ritrovi a dire: “Uh, un momento, scusi, signor produttore, ma cosa è successo? Quello non è il Deadpool che conosciamo. Perché chiamate quella persona Deadpool?”

Quanto a Ryan, tuttavia… non c’è mai stato nessun altro per quel ruolo. Ha il carisma fisico del ruolo, e la sua parlantina… insomma, Ryan l’ha colto alla perfezione. L’ha fatto suo. È un grande trionfo per lui, e ha combattuto per ottenerlo. Ryan non avrebbe permesso che Deadpool non venisse realizzato. Non si poteva chiedere un campione migliore: si è sobbarcato l’impresa, ha impedito che Deadpool venisse dimenticato, ha insistito a lungo… e alla fine tutti i pezzi sono andati al posto giusto. Questo non sempre accade. In certe produzioni risulta evidente che “forse quello non era il regista giusto da chiamare a dirigere il film”, o “forse quello non era il copione giusto da mettere in scena”. In questo caso, tutto è andato alla perfezione.

Reynolds & LiefeldRicordo quando tutto nacque come se fosse ieri. New Mutants era la pecora nera della famiglia. Wolverine, X-Factor e X-Men vendevano alla grande, cinque volte New Mutants. La Marvel mi disse: mettici dentro tutta l’energia, le idee e la creatività che hai, perché altrimenti chiuderemo la serie. Questa è la sua ultima possibilità.” Mi consentirono di introdurre Cable, e il numero #87 di New Mutants presenta undici nuovi elementi. Praticamente mostrammo tutti i nuovi nemici e questo potente nuovo personaggio concepito per prendere il comando della serie e trasformarla. E ci fu un’esplosione di vendite! Arrivammo a venticinquemila copie, poi a cinquantamila, e in un batter d’occhio al mezzo milione.

Li convinsi a non chiamare la serie New Mutants. Era un nome che mi piaceva, aveva un logo fantastico, ma c’era bisogno di una X nel titolo. Ne parlai col marketing e mi dissero: “Sì, una X farebbe assolutamente la differenza”. Insistetti e dissi: “Sentite, abbiamo cambiato drasticamente la natura di questa serie, con tutti i nuovi personaggi e il nuovo look, ormai siamo pronti per il passaggio a X-Force. Deadpool, Domino e Gideon sono lì per una ragione, proprio come Cable, che compare in copertina quando viene annunciato.” Non tutti i personaggi che ho creato hanno avuto l’onore della copertina di esordio. Se compari in copertina, sei importante. Significa che il personaggio avrà un impatto sulla saga. Gideon alla fine svanì in sottofondo, ma due su tre non è un cattivo risultato! Deadpool e Domino hanno fatto strada.

Ryan Reynolds as DeadpoolCable e Deadpool hanno una cosa che li accomuna: avevo bisogno che fossero collegati a Wolverine. Wolverine era il mio personaggio preferito, da ragazzo. Ha trasformato il franchise degli X-Men, per quello che mi riguarda. Nel caso di Cable, stabilimmo che lui e Wolverine si erano incontrati in passato. Il passo successivo fu dire: “Ora voglio che Deadpool conti qualcosa.” Gli ho dato questo ruolo di mercenario, di cacciatore di taglie. Deve riscuotere la taglia su Cable… in pratica è un Boba Fett. È stato ingaggiato da Jabba the Hutt, e Cable è Han Solo. Fu la mia influenza di Star Wars a parlare e ne vado orgoglioso ancora oggi!

Chiesi alla Marvel: “Wolverine è Weapon X. Weapon X sta per il numero romano X, giusto?” Mi risposero: “Esatto, Rob, è proprio così.” “Che io sappia non avete mai presentato Weapon uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto o nove, vero? Avete dei progetti al riguardo?” “No.” E allora dissi: “Gente, lui è il tizio che fu sottoposto al trattamento prima di Wolverine. Lo hanno scombussolato perché dovevano rompere altre uova prima di poter fare la frittata.”

Da allora, Deadpool ha sviluppato vita propria. E ho sempre detto che i fan non permetteranno che Deadpool sia messo all’angolo. Si faranno avanti energicamente, e che si tratti di un fumetto o di un film, faranno sentire la loro voce. E questo è fantastico.

 

Liefeld & Deadpool

 

Fonte: CBR