Axel Alonso parla di Civil War II con il Washington Post, in uno dei tanti articoli che ci attendono sui media generalisti fino alla prossima primavera con cui la Marvel vorrà fare promozione all’evento fumettistico principale del suo 2016. Portando in dote la copertina del numero #0 che vedete qui sotto, su cui campeggia il nome di un grande artista come Olivier Coipel, di cui deduciamo un clamoroso ritorno, ecco cos’ha dichiarato l’Editor-In-Chief della Casa delle Idee.

 

Civil War #0, copertina di Olivier CoipelQuesta volta non è andata come con il primo Civil War, che è stato progettato nel giro di circa due anni. Tutto è successo in curca tre mesi, all’improvviso, cosa piuttosto rara per un nostro evento.

Del resto la chance di giugno del film Captain America: Civil War era imperdibile, per fare da volano alla saga e interessare nuovi lettori.

Sono molto felice che sia Brian Michael Bends a portare alla luce questo seconda edizione della Guerra Civile, uno dei nostri autori più importanti prosegue una delle pietre miliari delle nostre storie recenti.

In fondo è stato fondamentale per la creazione del crossover originale ed è il responsabile delle attuali vicende che riguardano Tony Stark, uno dei protagonisti centrali, allora come oggi.

 

Iron Man, come sappiamo, sarà guida di una delle due fazioni ancora una volta, ma si troverà di fronte non Capitan America, come principale oppositore, bensì Carol Danvers, Capitan Marvel.

 

La scelta di Carol non è causale. Non solo per la natura e la personalità del personaggio, ma anche per il nuovo ruolo prominente che riveste nelle attuali economie dell’Universo Marvel. Leader di Alpha Flight, principale linea di difesa spaziale del pianeta Terra, è oggi una delle figure più autorevoli e potenti della comunità dei supereroi.

Tuttavia, l’evento non rispecchia il film di Capitan America in uscita. Semmai, quel che racconteremo in questa saga potrà essere ripreso da un lungometraggio tra dieci, quindici o vent’anni. Ci preoccupiamo solo di narrare la miglior storia possibile. Non sentiamo alcuna pressione provenire dalle sale cinematografiche e abbiamo il vantaggio di non avere limiti nell’utilizzo degli effetti speciali, sulle pagine del fumetto.

 

Alonso si è soffermato anche, su invito dall’intervistatore, sulla grande diversità messa in campo, in termini di artisti e sceneggiatori, nell’ultimo anno e sulla rinnovata forza di personaggi chiave dell’Universo Marvel, come Iron Man e Spider-Man dopo la conclusione di Secret Wars, per cui ha espresso grande orgoglio e complimenti a Jonathan Hickman.

 

 

Fonte: Washington Post