Siamo ormai entrati nella parte finale della seconda stagione di Agent Carter, ed è buffo constatare come stia aumentando la componente action proprio quando la protagonista è stata messa fuori gioco e costretta ad affidare il proprio ruolo alla sua nemesi, il nemico principale della prima stagione, Dottie Underwood. In Monsters per la prima volta la vediamo avere paura, al cospetto di Whitney Frost

 

Mi sono strappata via i miei denti, le mie unghie, i miei capelli, ho bruciato la mia carne con una fiamma ossidrica.

 

Vedere Dottie bloccata su una sedia, senza alcuna paura per le minacce del suo interrogatore, è una situazione che ricorda la scena d’esordio della Vedova Nera di The Avengers. È un altro riferimento al suo passato nella Stanza Rossa, dopo il vestito dell’episodio precedente.

 

Siamo entrambi affascinanti, a modo nostro.

 

Whitney e Wilkes si rincontrano per la prima volta dopo l’incidente alle Roxxon Industries di inizio stagione, e gli autori sembrano voler accentuare il loro collegamento, avendo vissuto un’esperienza simile con effetti differenti sul proprio organismo.

Molto probabilmente questo legame avrà conseguenze nei prossimi episodi, con i due personaggi che rappresentano due facce della stessa medaglia.