Chi segue le testate mutanti della Marvel potrebbe spesso ritrovarsi smarrito di fronte allo status in perenne mutamento delle squadre degli X-Men. Ciclope attualmente è vivo o morto? Sabertooth ora fa davvero parte dei buoni? Psylocke e Angelo non erano una coppia fino a poco tempo fa? Max Bemis ha deciso di dare un’incarnazione a questo vago senso di smarrimento in Bailey, il protagonista di Worst X-Man Ever, la miniserie che vede un ragazzo “quasi normale” finire alla scuola per giovani dotati di Westchester e ammirare coi suoi occhi per la prima volta le leggendarie figure mutanti di cui ha sentito tanto parlare. In un’intervista a Comic Book Resources, Bemis ha spiegato qual è il vero cuore della storia e l’approccio che ha seguito nel svilupparla.

 

X-Men - Worst X-Man Ever #1Scegliere come protagonista un personaggio che non fosse un X-Man era praticamente una scelta obbligata, visto che anch’io sono una figura del genere in questo universo. Volevo che la serie potesse essere un punto d’accesso per i nuovi lettori ma che avesse anche un appeal per i fan di vecchia data. Quindi abbiamo un protagonista che ha soltanto una vaga idea di chi sono gli X-Men dai film, e si ritrova in un negozio di dolciumi, aggirandosi in questa smisurata continuity sgranando gli occhi: “Che storia è questa? Magneto è uno dei buoni? Scott Summers ha ucciso Charles Xavier?” Volevo qualcuno che provasse essenzialmente quello che prova il lettore quando si addentra in questo tipo di letture.

Ecco quindi Bailey, il ragazzo comune per eccellenza, ancora più comune di quanto possa essere la maggior parte degli eroi comuni, uomini o donne che siano. Mi è capitato in più occasioni di usare un protagonista che fosse una specie di versione deformata di me stesso. In questo caso forse non è proprio così, ma mi sono imposto di fare di Bailey il ragazzo più dolorosamente normale possibile. Il ragazzo più anonimo del mondo diventa un X-Man, e di conseguenza diventa il reietto per eccellenza.

Worst X-Man Ever #2Dato che è il più normale in una squadra di “freak tosti”, è lui a essere un freak. Quindi per prima cosa deve far fronte al problema di non avere un “fattore speciale”. Cosa che lo irrita molto. Non ha qualcosa che lo distingua in modo particolare e questo lo fa soffrire.

Bailey non è l’unico personaggio nuovo che ho inventato per questa storia. L’intero cast che interagisce con la storia è composto da nuovi personaggi, anche se certi X-Men popolari come Bestia salteranno fuori in alcuni momenti talmente appropriati da sembrare quasi delle parodie. Insomma avremo un misto della squadra classica degli anni 60, della serie animata e dei film, più alcuni dei personaggi canonici più bizzarri gettati nel mucchio.

Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma forse ci sarà una comparsata anche di Maggot. C’è stato un punto in cui pensavo di doverlo usare seriamente, ma è diventato una battuta talmente ricorrente nell’universo degli X-Men che ho dovuto tornare sui miei passi, in quanto Maggott sembra vincere automaticamente il titolo di X-Men più strano di tutti i tempi!

 

 

 

 

Fonte: CBR