Cambia tutto all’improvviso, ad Angoulême. Con il comunicato ufficiale che ha fatto la comparsa qualche ora fa sulla pagina Facebook della manifestazione, l’organizzazione sancisce che, a seguito delle polemiche di cui vi abbiamo dato conto e di una prima marcia indietro sui nomi dei candidati al Grand Prix, il voto che assegnerà l’ambìto premio alla carriera sia affidato totalmente agli autori e ai professionisti del fumetto.

Rispedendo al mittente le accuse di sessismo e maschilismo, ammettendo implicitamente gli errori commessi nella compilazione della lista di nomi proposti, l’organizzazione invita gli autori a votare liberamente per scegliere un vincitore o una vincitrice di loro gradimento. Niente vincoli di nomination, quindi, ma un voto senza proposte preventive.

Il sito ufficiale del Festival International de la Bande Dessinée, si promette, verrà aggiornato nei prossimi giorni con una pagina dedicata alle votazioni. Il sistema con il quale gli aventi diritto al voto potranno esprimere la propria opinione non è ancora chiaro. L’organizzazione rivendica questa scelta come un passo avanti verso la democratizzazione del Grand Prix.

Decisione salomonica, dunque, che da un lato responsabilizza chi ha scatenato la polemica, dall’altro potrebbe apparire come una scelta pilatesca, con cui di fatto la dirigenza si defila, evitando per quanto possibile di aggravare i danni già provocati. L’unica cosa certa è la sostanziale confusione in cui le polemiche hanno gettato il festival, che non ne uscirà indenne dal punto di vista dell’immagine, a prescindere dalla bontà del risultato di quest’ultima iniziativa.

Ci si augura che questa sia l’occasione per un rinnovamento organico e una seria riflessione sul ruolo del Grand Prix di Angoulême, che permetta di tutelarne l’autorevolezza e gli consenta di dare lustro alla Nona Arte come ha fatto per decenni.

 

 

Fonte: Festival International de la Bande Dessinée