Il leggendario Neal Adams e una nuova miniserie dedicata all’Uomo d’Acciaio dal tuitolo Superman: The Coming of the Supermen, Una miniserie che promette di riprendere concetti classici del personaggio e personaggi comprimari ben noti. Comic Vine lo ha intervistato sull’argomento e noi vi riproponiamo i passaggi chiave della conversazione.

 

The Coming of the Supermen #1, copertina di Neal AdamsSono passati secoli da Superman vs. Muhammad Ali, il mio ultimo lavoro con il personaggio. Direi che quel fumetto è entrato nella leggenda, o almeno così mi dicono. Ai tempi, sapevo di aver raccontato una storia classica di Superman, che volevo romantico e splendido. La mia idea di questo personaggio mi è rimasta in testa a lungo: quel che dovrebbe rappresentare, il modo in cui si confonde con tutti noi.

Il suo mondo di finzione è popolato di tanti alieni, ma tutto sommato ce ne sono moltissimi che hanno sembianze sostanzialmente umane. Sono come noi. E così ho pensato che certamente voglio che Superman sia un super-uomo, ma vorrei concentrarmi soprattutto sulla sua umanità e sulla sua idea di cosa voglia dire essere umani.

Avevo una storia e un soggetto convincente. La DC sarebbe stata felice di realizzarla. Ero appena uscito dall’impegno su Batman: Odissey, che è una storia piuttosto dark. Volevo dedicarmi a qualcosa di più leggero e Superman andava benissimo, dato che le ore del giorno gli appartengono come la notte è appannaggio del Pipistrello. La mia affinità è per l’Uomo d’Acciaio, per quanto adori Batman.

Ho proposto la storia e alla DC ed è piaciuta. Dio solo sa perché. Mi lasceranno quindi fare una miniserie di sei numeri che ora sto terminando, mancano solo le chine. Durante le vacanze ho consegnato circa trenta pagine e questa settimana finisco tutto. Sono davvero entusiasta. Non so su cosa potrebbero farmi lavorare dopo tutto questo: prima Batman, poi Superman. Non saprei. Forse Deadman.

 

Adams ha dichiarato che, nonostante la sua assenza per molto tempo, è stato facile tornare a scrivere il personaggio, dato che per lui rimane quello di Siegel e Shuster, dimostrando poco amore per le versioni più moderne e le sperimentazioni. Compresa la sua attuale incarnazione cinematografica che trova oscura e non aderente al personaggio.

 

Il mio Superman è un attore di cui le donne si innamorano, un personaggio luminoso. Ecco quello che disegno nel fumetto: qualcuno che ti faccia venire voglia di andare in palestra, che appaia splendidamente dal punto di vista fisico. Ecco il Superman che mi piace. Non ho problemi con la definizione di visitatore da un altro pianeta, ma alla fine, nella mia mente, è un uomo. Ed è tutto ciò che vuole essere. Noi non potremmo mai essere come lui, ma ad ogni modo ci fa da modello. E, in qualche modo, lui è ancora il mio modello. Voglio mettere in mostra il Supermen migliore che esista.

 

Nella storia ci saranno Darkseid e molti dei personaggi che abitano Apokolips, di cui Adams si professa un fan, in quanto amante delle creazioni di Jack Kirby. Con questa storia, addirittura, Adams spera di risollevare le quotazioni, internamente alla DC, di tutti questi personaggi.

 

Sono un grande amante di questi personaggi. Inizio con una battaglia con Kalibak, che compare dal classico Boomdotto urlando e prendendo a calci la gente. Tutte cose riprese direttamente da Jack Kirby e che mi piacciono da morire. Mentre disegnavo queste scene pensavo che è un peccato che non si vedano più cose del genere, oggigiorno. Sono spettacolari, come tutto quel che Kirby ha fatto ai tempi. Questi personaggi sono troppo belli per lasciarli nel dimenticatoio.

 

La miniserie vedrà Superman cercare di stabilire Nuova Krypton sul pianeta Nibiru, lo stesso delle leggende apocalittiche molto popolari qualche anno fa. I Nuovi Kryptoniani che dovrebbero abitare questa rinata patria avranno però il loro bel daffare, dato che il pianeta vagante è anche sotto le mire di Darkseid e di una potenziale fondazione di Nuova Apokolips. Lo scontro sarà quindi tra l’Uomo d’Acciaio, i Supermen suoi compatrioti e le schiere del malvagio Darkseid.

Se a questo aggiungete la presenza di Lex Luthor e di una Lois Lane che non potrebbe essere più aderente alle sue incarnazioni più famose, ecco che The Coming of the Supermen rischia di essere l’epitome del classico, per quanto riguarda il 2016 della DC Comics.

 

 

Fonte: Comic Vine